Per tutti gli insegnanti di ruolo è previsto un Bonus Docenti: vediamo di cosa si tratta e come usufruirne.
Il Bonus Docenti è un contributo economico introdotto con la riforma della Buona Scuola, da poter spendere in corsi di aggiornamento, materiali e molto altro.
Vediamo come ottenerlo, chi sono i beneficiari e tutte le novità riguardo il 2021.
Bonus Docenti: cos’è e chi può beneficiarne
Il Bonus Docenti è un contributo economico di 500 euro, riservato ai docenti. Il bonus può essere utilizzato per acquistare prodotti e servizi correlati o propedeutici al mondo della formazione scolastica o della cultura.
Viene erogato tramite la Carta del Docente, anch’essa istituita dal MIUR (Ministero dell’Istruzione). Sia il Bonus Docenti che la Carta del Docente sono stati introdotti dalla legge 107 del 13 luglio 2016, la cosiddetta legge della Buona Scuola.
Il bonus viene erogato a tutti i docenti di ruolo a tempo indeterminato, che lavorano nelle istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale.
Tra i beneficiari, però, troviamo anche i docenti che sono in periodo di formazione o di prova, i docenti dichiarati non idonei per motivi di salute, i docenti delle scuole all’estero e quelli delle scuole militari.
Bonus Docenti: come usarlo
Il Bonus Docenti da 500 euro può essere usato per acquistare prodotti o servizi correlati alla formazione scolastica e alla cultura.
Sono compresi:
- Libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale.
- Iscrizioni a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca.
- Hardware e software (utili soprattutto per la DAD).
- Iscrizioni a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ma anche corsi post lauream e master universitari (sempre inerenti al profilo professionale).
- Titoli di accesso per rappresentazioni teatrali o cinematografiche.
- Titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo.
- Iniziative coerenti con attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, comprese nell’art. 1, comma 124, della legge sulla Buona Scuola.
Come ottenere il Bonus Docenti
Per poter ottenere il Bonus Docenti, bisogna essere in possesso della Carta del Docente (la quale si può ottenere registrandosi sul portale web cartadeldocente.istruzione.it dopo l’attivazione dello SPID). Il buono verrà accreditato direttamente sulla Carta del Docente.
Per poter attivare il buono, basta andare sul sito del Ministero dell’Istruzione, nella sezione relativa alla Carta del Docente e cliccare sull’opzione “Crea buono”, presente sul menù del portale.
L’utente potrà scegliere se usare il buono per acquistare di persona o usarlo per un acquisto online; in entrambi i casi, gli esercenti o gli enti dovranno aderire all’iniziativa. Poi, bisognerà inserire l’importo, corrispondente al bene o al servizio che si vuole acquistare e verrà creato il buono apposito.
Il buono sarà accompagnato da un codice identificativo (QR code, codice a barre e codice alfanumerico), che potrà essere salvato su un dispositivo oppure stampato per presentarlo al momento dell’acquisto.
Quali sono le novità del 2021
Quest’anno, oltre al Bonus Docenti di 500 euro, il Ministero dell’Istruzione ha previsto un secondo bonus, del valore di 100 euro. Questo secondo bonus è riservato ai docenti che hanno lavorato in sede durante il mese di marzo del 2020, novità prevista nell’articolo 63 del Decreto Legge del 17 marzo 2020.
Questo secondo bonus sarà inserito direttamente nella busta paga ed è riservato a quei docenti che hanno lavorato in presenza fino al 4 marzo del 2020, ai dirigenti scolastici che si sono recati a scuola anche quando le lezioni erano sospese e al personale ATA, che ha dovuto recarsi a scuola per svolgere attività indifferibili.
L’importo varierà a seconda del rapporto tra i giorni di presenza in sede, nel mese di marzo 2020 e quelli lavorativi, senza tenere conto delle ore prestate, ma sarà riservato solamente ai docenti che hanno un reddito annuale inferiore ai 40’000 euro.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it