È arrivo il Bonus per il diritto allo studio, indirizzato agli studenti che vogliono studiare, ma versano in condizioni economiche difficili. Ecco cosa sapere.
Bonus diritto allo studio: le spese per l’università possono essere molto alte, tra le tasse da pagare per la retta e il costo dei libri e del materiale.
Per questo, è arrivato il Bonus per il diritto allo studio, così da aiutare gli studenti e le studentesse, in difficoltà economiche, che vogliono studiare.
Vediamo di cosa si tratta.
Bonus diritto allo studio: di cosa si tratta
Il Bonus per il diritto allo studio, detto anche Bonus Università, è un contributo pensato per gli studenti che versano in condizioni economiche svantaggiate, ma che vogliono proseguire gli studi fino ai livelli più alti, presso università o istituti.
Il Bonus consiste nella gratuità dell’iscrizione e in un sostegno economico, che sarà erogato a seconda di requisiti specifici, per sostenere le spese relative a tasse e materiali.
Per poter richiedere il Bonus, è necessario rivolgersi ad un CAF e richiedere l’attestazione Isee per Prestazioni Agevolate per il Diritto allo Studio Universitario.
Quali sono i requisiti
Il contributo sarà erogato agli studenti che rispettano alcuni requisiti dell’Isee e dell’Ispe.
Ma i requisiti variano da regione a regione: ad esempio, in Lombardia, vengono stabiliti i requisiti di accesso ogni anno, così come il valore dei contributi. Attualmente, le borse di studio spettano agli studenti che appartengono a nuclei famigliari con un Isee inferiore a 24’335,11 euro e un Ispe inferiore a 52’902,43 euro.
Nel Lazio, invece, c’è DiSCo, il diritto allo studio e alla conoscenza, che eroga, nei limiti dei fondi disponibili, una borsa di studio per la frequenza ai corsi di laurea, assegnando anche posti per l’alloggio.
Un’altra modalità disponibile è la NO Tax Area, introdotta nel 2017, che prevede l’esonero totale delle tasse del primo anno, per chi ha un Isee inferiore ai 22mila euro. Al salire dell’Isee (fino a 30mila euro), l’esenzione diventa una riduzione che va dall’80% al 10%.
A partire dal secondo anno, si può accedere alla NO Tax Area anche per criteri di merito: bisognerà essere in corso e aver raggiunto un certo numero di crediti (almeno 10 CFU per il secondo anno e 25 CFU per gli anni successivi).
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it