Bonus 500 euro docenti, quale scadenza per poterlo spendere? Si avvicina la fine dell’anno scolastico 2017/18 e i docenti cominciano a chiedersi quale sia la scadenza per spendere il bonus 500 euro accreditato per la formazione e l’autoaggiornamento tramite la carta del Docente.
Bonus 500 euro docenti: la scadenza per spenderlo. I soldi relativi all’a.s. 2017/18 sono stati accreditati nel portafogli accessibile da http://cartadeldocente.istruzione.it a dicembre 2017. Contestualmente sono stati operati i conteggi relativi agli anni precedenti. In questo numerosi docenti hanno nella card più di 500 euro, considerate le somme residue dell’a.s. 2016/17.
Entro quando spendere le somme dell’a.s. 2016/17
Il Ministero in carica non ha fornito alcun chiarimento in proposito, per cui ad oggi vale il DPCM 28 novembre 2016 per l’anno precedente
“Le somme non spese entro il 31 agosto 2016 devono essere improrogabilmente utilizzate e rendicontate entro il 31 agosto 2017, nel rispetto delle modalita’ previste dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, n. 642 del 9 agosto 2016. Le predette somme, non rendicontate al 31 agosto 2017, saranno recuperate a valere sull’erogazione dell’anno scolastico 2017/2018 e le somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili sono recuperate a valere sulle risorse disponibili sulla Carta con l’erogazione riferita all’anno scolastico successivo.£”
Ne deriverebbe che le somme dell’a.s. 2016/17 andrebbero spese entro il 31 agosto 2018.
Entro quando vanno spese le somme dell’a.s. 2017/18
Di conseguenza, se vale la prima parte, vale anche la seconda, ossia le somme dell’a.s. 2017/18 potranno essere spese entro il 31 agosto 2019.
Tutto ciò a normativa invariata. Come già detto, il Ministero non si è ancora pronunciato sull’argomento né i sindacati hanno sollevato la problematica.
Il Ministero non ha ancora confermato l’erogazione del bonus di 500 euro per il prossimo anno scolastico, anzi il M5S ne ha già messo in discussione il valore. Non è da escludere anche una riduzione dell’importo qualora si adottasse un piano straordinario di assunzioni che amplierebbe la platea dei beneficiari.
Se analizziamo le spese effettuate, a farla da padrone l’acquisto di pc e tablet, solo il 6% delle somme è stato infatti destinato alla formazione pura.