bonus-500-euro-docentiIl punto su bonus 500 euro docenti per l’anno 2018 e per gli anni successivi. Ecco cosa dice la legge 107/2015 e cosa dice il Contratto Scuola.


Anche in futuro sarà disponibile il bonus 500 Euro per i docenti, oppure questo è l’ultimo anno per usufruirne, entro il 31 agosto?

 

ENTRO QUANDO VA SPESO IL BONUS 500 EURO

 

Il bonus 500 euro, introdotto dalla legge 107/2015, è un fondo erogato annualmente ai docenti di ruolo delle scuole statali, destinato alla formazione e all’autoggiornamento nei limiti indicati dalla legge stessa. La somma residua dell’a.s. 2016/17 dovrà essere spesa entro il 31 agosto 2018.

 

Cosa si può comprare

 

a) libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;

b) hardware  e software;

c) iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;

d) iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;

e) titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;

f) titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;

g) iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015 (Buona Scuola).

 

L’importo residuo andrà ad incrementare l’importo del successivo anno scolastico. E infatti, chi non ha speso i soldi dello scorso anno entro il 31 agosto 2017, adesso si trova nel portafoglio di http://cartadeldocente.istruzione.it 500 euro + la somma residua dello scorso anno scolastico.

 

Per i 500 euro dell’a.s. 2017/18 vale invece la norma prevista dal DPCM 28 novembre 2016, per cui eventuali somme residue potranno essere sommate a quelle del prossimo anno. Ad oggi non ci sono smentite, nulla fa presagire una decurtazione del bonus.