Si delinea ogni giorno di più lo scenario per l’utilizzo della cosiddetta “Carta docente” per l’autoformazione. Il docente si dovrà connettere all’indirizzo www.cartadeldocente.istruzione.it che sarà attivato presumibilmente entro il 30 novembre.
All’interno troverà tutti gli esercenti e le associazioni di formazione che saranno autorizzati. Mentre gli enti di formazione accreditati dal Ministero saranno inseriti in automatico, gli esercenti dovranno richiedere l’iscrizione alla piattaforma.
Una procedura simile a quella del bonus diciottenni, dalla cui piattaforma saranno importati quelli già inseriti.
Il problema sta nella quantità di esercenti che hanno aderito e aderiranno all’iniziativa. Infatti, è stata notizia di qualche giorno fa che alcuni studenti delle superiori che ad Agrigento si sono lamentati con il premier perché in piattaforma era iscritto un solo esercente.
Stessa situazione si riscontra in moltissime aree del paese che godono soltanto di qualche sporadica libreria, mentre per musei e cinema si utilizza la banca dati del MIBAC.
Pochi anche i negozi di elettronica, fa da padrona Amazon che ha preso la palla al balzo e ha attivato il servizio per gli studenti e così anche per i docenti (già presente in piattaforma, insieme a Ticket One).
Insomma, l’unica certezza sembra essere quella degli enti di formazione (l’elenco sarà quello aggiornato al 2016/17) che saranno caricati in automatico.
Diversa, invece, la situazione se si spenderanno i soldi prima dell’attivazione della piattaforma.
Infatti, ricordiamo che il Ministero, in un primo momento, aveva dato indicazioni ai docenti chiedendo di spendere il bonus all’attivazione della Card. Indicazione integrata con la possibilità concessa di poter dichiarare anche le spese tra il primo settembre e il 30 novembre.
In questo caso, il docente dovrà rendicontare alle segreterie scolastiche semplicemente presentando fatture e scontrini, con le stesse modalità dello scorso anno. Ciò consentirà di aggirare la scarsezza di esercenti inseriti nella piattaforma e poter spendere più facilmente la somma in base ai propri bisogni formativi. Insomma, forse meglio spenderli adesso che dover scegliere solo tra gli enti e gli esercenti aderenti dopo il 30 novembre, anche se il Ministero ha comunicato di aver avviato una campagna di sensibilizzazione affinchè gli esercenti si accreditino entro breve tempo e in numero elevato. Inutile dire che potranno esserci sensibili differenze da provincia a provincia.