bonus 150 euro scuolaSi avvicina il momento dell’erogazione del Bonus 150 euro, ma quando arriverà per il comparto scuola? Vediamolo insieme.


Bonus 150 euro scuola: presto ci sarà l’erogazione del Bonus 150 euro, ma con una novità per docenti e personale ATA.
Il Bonus, infatti, sarà erogato tramite emissione speciale. Il portale NoiPA sta ultimando gli ultimi aspetti tecnici.

Ecco cosa c’è da sapere.

Bonus 150 euro scuola: cosa c’è da sapere sull’erogazione anticipata

Il Bonus 150 euro, previsto dal Decreto Aiuti Ter, sarà erogato anticipatamente per il comparto scuola, comprendendo docenti, personale ATA e altre categorie.

Il pagamento non sarà incluso nel consueto cedolino mensile, bensì sarà fatta un’emissione a parte. Secondo le fonti, l’accredito dell’agevolazione potrebbe arrivare già lunedì 28 novembre 2022.

Ricordiamo che la misura sarà erogata ai docenti e al personale ATA, ma anche ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca.

Cos’è il Bonus 150 euro

Il Bonus 150 euro è un’indennità introdotta dal Decreto Aiuti Ter, pensata per aiutare i lavoratori dipendenti, i pensionati e altre categorie. L’indennità verrà erogata nel mese di novembre.

Per poterla ricevere, i lavoratori dipendenti, sia nel pubblico che nel privato, non dovranno presentare alcuna domanda. I lavoratori delle pubbliche amministrazioni non dovranno presentare neanche l’autodichiarazione, poiché il pagamento delle retribuzioni del personale è gestito dal sistema informativo del Ministero dell’Economia e delle finanze.

Perciò i beneficiari della misura saranno individuati autonomamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).

Quali sono i requisiti per ricevere il Bonus

Per i lavoratori dipendenti, questi sono i requisiti per avere il Bonus 150 euro:

  • Una retribuzione lorda, per il mese di novembre 2022, inferiore a 1538 euro;
  • Non essere titolari dei trattamenti indicati nell’art.19 del decreto legge 144/2022;
  • Avere un rapporto di lavoro dipendente nel mese di novembre 2022.

Gli assegnisti di ricerca e i dottorandi, invece, devono:

  • Avere contratti attivi alla data del 24/9/2022;
  • Essere iscritti alla Gestione separata;
  • Non essere titolari di pensioni;
  • Non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it