Se 1/3 dei docenti sarà assunto in organico funzionale su posto non suo e in una provincia o regione non sua, è necessario azzerare il blocco di trasferimenti e assegnazioni provvisorie, dato che, peraltro, non ci sarà più il limite del 50% degli organici. Nella tabella di valutazione titoli, voluta dai sindacati, continua a essere discriminato il servizio pre-ruolo, valutato solo la metà di quello di ruolo. Se Anief diventerà rappresentativa alle prossime elezioni RSU, impugnerà CCNI perché illegittimo. Inoltre, nessuna novità né sul personale Ata, che il Governo si era impegnato ad assumere, né sui precari invisibili fuori dalle graduatorie ad esaurimento.

Questa la posizione assunta da Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, dopo gli ultimi annunci del ministro Giannini sulle assunzioni di 150.000 docenti dal 1° settembre 2015 e della FLC-CGIL sulla sottoscrizione dell’ipotesi di contratto sulla mobilità del 26 novembre 2014, lo stesso giorno della pubblicazione della Sentenza della Corte di giustizia europea sulle cause relative al precariato scolastico, dopo la denuncia di Anief del gennaio 2010 sulla stampa della reiterata violazione della normativa comunitaria.

Innanzitutto, appare inopportuna la firma del sindacato rappresentativo in scadenza di mandato apposta poco prima dell’emanazione dei decreti attuativi della riforma “La buona Scuola” annunciati dal Governo. L’organico funzionale, infatti, combinato alla saturazione dell’organico di fatto e di diritto, cambierà tutte le regole sulla mobilità che dovranno essere riscritte in primavera inoltrata. Niente più sovrannumerari e perdenti-posto, niente più operazioni limitate al solo 50% dell’organico disponibile, organici nuovi su posti non corrispondenti alle abilitazioni possedute, assunzioni su regioni e province diverse da quelle scelte. Quanto basta per invocare cautela e attenzione, per non parlare di una sentenza della Corte di giustizia UE ancora una volta svilita quando si continua a valutare la metà il servizio pre-ruolo rispetto a quello di ruolo.

“I sindacati – rilancia Marcello Pacifico – avrebbero dovuto sottoscrivere l’ipotesi di modifica di regolamento delle elezioni RSU del 28 novembre 2014 e ancora non firmata, nonostante dal 14 gennaio 2015 migliaia di precari si siano già candidati nelle nostre liste, senza attendere la nota dell’ARAN. Poi è anche una questione di lealtà: se fra un mese si rinnova la rappresentatività, non si firma un accordo che vale per l’anno successivo, a meno che non sia urgente e necessario”.

Mentre Anief era a Lussemburgo per difendere i precari, a Roma i sindacati rappresentativi discriminavano ancora una volta il servizio pre-ruolo, come d’altronde era già accaduto con i diritti dei precari calpestati nei contratti collettivi nazionali firmati dopo l’emanazione della direttiva UE 70/99 e recepita dal D.lgs. 368/01.

“Il 6 febbraio – conclude Pacifico – scadranno i termini per presentare le liste per le elezioni per il rinnovo della RSU, che si svolgeranno dal 3 al 5 marzo: è ancora possibile candidarsi con Anief inviando una e-mail a rsu@anief.net o compilando il form on line sul sito del sindacato. Insieme riscriveremo le regole sulle domande di mobilità visto che gli altri sindacati non sono in grado di rispettare le norme e il buon senso e perché non debbano essere sempre e solo i ricorsi a darti giustizia. Ricorsi che sia da ora annunciamo, invece, qualora il Governo non dovesse allargare il piano di assunzioni anche al personale Ata, come indicato nell’OdG presentato dall’on. Currò (M5S), dopo le richieste emendative alla legge di stabilità avanzate dall’Anief, e al personale docente abilitato inserito nelle graduatorie d’istituto come richiesto soltanto dal giovane sindacato negli emendamenti all’ultimo decreto Mille proroghe, Il diritto europeo va rispettato”.

 

 

FONTE: ANIEF – Associazione Sindacale Professionale

 

 

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