Ad Este (Padova) docenti di Basilicata, Sicilia, Puglia, Toscana, Piemonte e Veneto lavorano sulla riforma dei professionali (decreto legislativo 61/2017). Attivate due sperimentazioni con l’Università degli Studi di Padova e quella di Bergamo: al centro personalizzazione, metodologie didattiche, orientamento, percorsi di alternanza scuola-‐lavoro.
Bilancio di Competenze e Tutoraggio: Docenti di tutta Italia a Scuola all’IIS Euganeo di Este (PD).
Due giornate di lavoro, lunedì 15 e martedì 16 aprile, per preparare una trentina di docenti di diversi istituti professionali italiani ad affrontare in classe la riforma prevista dal decreto legislativo 61 del 2017. I primi a salire in cattedra saranno i professori dell’Università degli Studi di Padova, dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata, guidati dal prof. Ettore Felisatti, seguiranno i colleghi della Lombardia, il 7 e 8 maggio, sotto la supervisione della prof.ssa Giuliana Sandrone del Centro per la Qualità dell’Insegnamento e dell’Apprendimento di Bergamo. Gli insegnanti, che per una volta siederanno sui banchi di scuola al posto dei loro studenti, saranno guidati passo a passo alla scoperta di modelli e strumenti di personalizzazione della didattica e di orientamento scolastico e professionale, di percorsi di alternanza scuola-‐lavoro, già dalla seconda classe del biennio, nonché di percorsi di apprendistato di primo livello. Il loro compito nei prossimi mesi sarà sperimentare quanto appreso in classe: i dati raccolti potranno anche essere utili alla ricerca in campo didattico.
Bilancio di Competenze e Tutoraggio: Docenti di tutta Italia a Scuola all’IIS Euganeo di Este (PD)
La “Buona Scuola” (legge n.107 del 13 luglio 2015) ha previsto un’apposita delega legislativa sulla “revisione dei percorsi dell’istruzione professionale” e sul “raccordo” di questi ultimi con i percorsi della IeFP. In attuazione di tale delega, il Governo ha approvato il decreto legislativo n. 61 del 13 aprile 2017 che, all’articolo 5, ipotizza il nuovo assetto degli istituti professionali attorno a sette assi: personalizzazione, distinzione tra biennio e triennio, progettazione interdisciplinare, metodo induttivo, alternanza scuola lavoro e apprendistato, organizzazione per unità di apprendimento, certificazione delle competenze. Questo decreto ridisegna radicalmente l’impianto dell’istruzione professionale italiana tentando di integrare i sottosistemi statali e regionali.
La RE.NA.I.S.SAN.S (Rete nazionale dell’istruzione professionale per la formazione nel settore dei servizi sociali e sanitari), il cui presidente è Francesco Bussi, dirigente scolastico dell’IIS Euganeo, che ospita le due sperimentazioni, punta su formazione e ricerca/azione di qualità, perché guidata da esperti in didattica dell’università, per dare pieno avvio alla riforma dei professionali.
«La vita e il mondo del lavoro sono in continuo cambiamento – sottolinea Bussi – Ai nostri ragazzi è richiesto il sapersi orientare e ri-‐orientare nei momenti di transizione che, ahimè, sono anche imprevisti. Il compito della scuola professionale è preparare studenti e studentesse a tali richieste e possiamo farlo solo se formiamo i docenti a valorizzare la centralità dell’alunno nei contesti scolastici puntando su didattiche innovative e su contesti di alternanza scuola-‐lavoro, personalizzando i percorsi e partendo dalle risorse che questi ragazzi hanno».