Via libera al bando di concorso scuola 2020 per 62 mila nuovi docenti. Si tratta di selezioni attese dal personale precario e dai nuovi laureati che aspirano alla docenza.
Nel corso della riunione di maggioranza di ieri sui concorsi il Ministero ha fornito tutte le informazioni tecniche richieste dai parlamentari a sostegno delle procedure dei bandi.
Ecco tutti i dettagli del tanto atteso concorsone.
Bando Concorso Scuola 2020
Dunque confermato il tanto atteso bando per il Concorso Scuola 2020, con diversi testi normativi che permetteranno l’assunzione di circa 60.000 docenti nei vari livelli d’istruzione della scuola pubblica.
Si tratterà, nello specifico, di 4 procedure selettive che porteranno all’assunzione di circa 62mila docenti. Il primo concorso previsto sarà quello straordinario, per 24mila professori di scuole medie e superiori. In pratica, se tutto va bene, si svolgerà nel periodo estivo tra fine luglio e inizio agosto.
A questo bando faranno seguito le altre tre procedure:
- concorso ordinario secondaria: 25.000 posti;
- concorso ordinario infanzia e primaria: 12.863 posti;
- procedura straordinaria per l’abilitazione per tutti coloro che supereranno la prova scritta con almeno 42/60.
Posto che si pensa di rinviare le prove dei concorsi ordinari e della procedura straordinaria per l’abilitazione almeno ad ottobre, l’unico che si potrebbe svolgere con modalità “particolari” è proprio il primo concorso.
Nel dettaglio la prova infatti durerebbe solo una giornata, ma si potrebbe pensare di non permetterne lo svolgimento in contemporanea per tutte le classi di concorso.
E in ogni caso dovranno essere assicurate tutte le condizioni di sicurezza, sia per i candidati che per i commissari della vigilanza. Si dovrà pensare quindi a piccoli gruppi (max 10 tra cui due controllori) a distanziamenti, a turnazioni, a sanificazione continua degli ambienti.
Dunque per dettagli più specifici si attendono ancora aggiornamenti dal MIUR.
A questo link potete consultare il testo definitivo.
Qui invece potete trovare il link alla gazzetta Ufficiale.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it