Anief lancia i ricorsi destinati al personale Ata per recuperare la posizione economica nel 2014/15 e sollevare questione di legittimità costituzionale della legge 228/2012 (+1.100€), stabilizzare chi ha svolto le funzioni DSGA per più di 36 mesi, pagare la differenza retributiva nelle funzioni svolte come DSGA per gli anni 2009/2012 (+6.000€). Disponibile anche la lettera di messa in mora per ottenere subito le spettanze per la posizione economica del periodo febbraio-agosto 2014 (+720€). Ancora aperti i ricorsi per stabilizzare personale ATA e collaboratore scolastico secondo UE.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): basta alla politica dei tagli al personale ATA, dimenticato dal Governo e dal Sindacato.
Intanto, il ministero dell’economia e delle finanze, con una nota del 20/1/2015, prot. n. 3967, ha comunicato al ministero dell’istruzione di avere la necessità di acquisire elementi conoscitivi in ordine alla data di decorrenza del riconoscimento giuridico della posizione economica del personale richiedente l’emolumento una-tantum, della posizione economica riconosciuta, dell’eventuale registrazione del decreto da parte delle ragionerie territoriali competenti e dell’effettivo svolgimento delle mansioni connesse alla posizione economica.
E. dulcis in fundo, la Ragioneria Generale dello Stato ha stabilito che le somme erogate nel triennio precedente erano indebite, e, pertanto, andavano restituite. Il nodo cruciale, a tal proposito, sul versante posizioni economiche, è rappresentato dal fatto che sono più di 45.000 i posti Ata cancellati negli ultimi sei anni per effetto della legge 133/2008. Nella riforma “La Buona Scuola” non si fa praticamente alcun cenno a loro; nella legge 190/2014 altri duemila posti eliminati, al netto dell’abrogazione delle supplenze brevi al personale tecnico e amministrativo, sotto sette giorni anche per i collaboratori scolastici, per investire un decimo dei risparmi per la digitalizzazione delle segreterie scolastiche.
Per l’ANIEF “è evidente che la posizione economica di chi ha superato un concorso deve essere retribuita perché, come ha ricordato il giudice di Roma, quanto ricevuto in busta paga mensile (90 €) è un emolumento e non un aumento di stipendio”.
Per questo motivo, non c’è bisogno di un intervento legislativo o di una contrattazione sindacale per ricevere quanto dovuto dal 1° settembre 2014. Si va dal giudice e si ottiene il pagamento delle spettanze relative all’ultimo anno scolastico e per quelli a venire.
Ai sensi della legge vigente, inoltre, è possibile richiedere immediatamente il pagamento delle spettanze relative alla posizione economica maturate per il periodo febbraio-agosto 2014, utilizzando il modello di messa in mora predisposto dal sindacato.
Ma chi ha esercitato una mansione superiore negli ultimi anni per via del dimensionamento scolastico e del blocco concorsuale non può partecipare a un concorso, in cui avrebbe diritto a una riserva di posti, ma deve essere stabilizzato alla luce della recente sentenza della Corte di giustizia europea.
Sempre il tribunale di Roma ha sancito il diritto a recuperare le somme spettanti per gli Ata incaricati come DSGA (2.000 €) prima dell’approvazione dell’articolo 1, commi 44/45 della legge n. 228/2012, per gli anni precedenti all’a.s. 2012/2013, cosicché per il quinquennio precedente si ha diritto al pagamento delle spettanze, al netto della questione di legittimità costituzionale che i legali Anief solleveranno in giudizio.
Per non parlare dei mancati aumenti percepiti nell’ultimo quinquennio da chi ha svolto un incarico superiore e si è visto decurtare la differenza non soltanto tra le due posizioni tabellari ma anche tra stipendi globalmente percepiti per gli anni antecedenti a una legge dal sapore incostituzionale.
La verità è un’altra. Soltanto l’Anief, nel silenzio degli altri sindacati, ritiene che il personale Ata debba essere valorizzato, stabilizzato (basta leggere le proposte emendative di Anief per evitare la condanna UE sulla procedura d’infrazione attiva) e premiato. Anche per questa ragione, abbiamo avviato i ricorsi per la stabilizzazione del personale ATA.
FONTE: ANIEF – Associazione Professionale Sindacale