Pubblicato da parte dell’A.N.A.AM (Associazione nazionale assistenti amministrativi della scuola) un comunicato con le richieste presentate dal personale ATA in materia di immissioni in ruolo, pagamento posizioni economiche, bonus formazione o acquisto materiali.
Signor Presidente, La contattiamo per chiederLe spiegazioni su alcuni punti a noi non chiari. Nella sua news n. 399 datata 11.11.2015 al punto 1 Contro il precariato.
Lei scrive:
“.. Doveva essere flessibilità, spesso era solo precariato, talvolta al limite dello sfruttamento..”
“..Negli ultimi venti anni solo due leggi hanno ridotto il precariato : il JobsAct e la Buona Scuola..”.
Peccato che quelle sulla scuola abbiano permesso l’immissione in ruolo anche di persone che non erano precarie, perché ad esempio avevano i loro studi avviati di architetti o di avvocati a scapito di docenti, che sono rimasti fuori da questa fase e abbiano dimenticato tutte le migliaia di docenti con diploma di abilitazione ante 2000 e/o laureati in Scienze della Formazione Primaria ed Infanzia con un percorso di studio universitario completo.
Peccato che abbiano creato nuovi disoccupati, cioè tutti quei PRECARI A.T.A. , che lavoravano nelle tante scuole statali italiane e che non hanno avuto supplenze perché avete ridotto drasticamente gli organici e avete vietato ai Dirigenti Scolastici di nominare supplenti su assenti, a parte pochi casi previsti dalle normative vigenti.
Nella news succitata scrive:
“.. Ieri altri 50.000 insegnanti italiani, costretti per anni a un precariato umiliante.. ”
Ed invece gli A.T.A. precari costretti anche loro per anni a un precariato umiliante e disorganizzato, cosa sono? Cittadini d’infimo ordine da non considerare neppure, tanto da non citarli se non per eliminarli? Invece che una lettera di assunzione a tempo indeterminato hanno ricevuto “un nulla di fatto”, anzi; infatti se uno dei pochi AT.A. rimasti, dopo le drastiche riduzioni d’organico, si assenta non viene neppure più sostituito in linea di massima, perché tanto per Voi non serve a nulla, non fa nulla.
Dice “.. precarietà al limite dello sfruttamento.. ”, ma per noi PERSONALE A.T.A. è ormai sfruttamento da tanti anni.. troppi!! Come si può definire diversamente ciò che avviene nelle scuole a seguito delle contrazioni di organico e del divieto di nominare supplenti previsto dalla Legge di Stabilità 2015?
Le segreterie, rimaste tristemente sguarnite ad affrontare tutte le innumerevoli pratiche quotidiane, devono fronteggiare anche tutto il surplus lavorativo dovuto alle produzioni delle graduatorie d’istituto dei docenti che continuano ad essere sfornate durante l’anno scolastico, alle conseguenti nuove convocazioni con il solito sistema SIDI che non funziona mai regolarmente e alle molteplici immissioni in ruolo ovviamente solo dei docenti.
Gli assistenti tecnici ormai non vengono considerati; per Voi probabilmente sono un fastidio, soprattutto quelli necessari per i laboratori d’informatica poiché avete inventato gli “animatori digitali” cioè docenti da pagare ulteriormente e da utilizzare al posto degli assistenti tecnici anche negli Istituti Comprensivi come chiediamo noi da tempo con minor costo per le casse dello Stato.
I collaboratori scolastici o vengono spostati come marionette da una scuola o addirittura da un comune all’altro subendo cambi di turno repentini, a scapito soprattutto della sicurezza e dell’igiene, o rimangono soli in scuole disposte anche su più piani.
Lei scrive: “.. Per anni le Istituzioni hanno permesso che si creasse un ingiustificato e odioso precariato tra i docenti ..” Invece va benissimo quello degli A.T.A.: non importa se da anni sono precari storici con stipendi da fame.
Altre sue frasi “.. Conosco bene la rabbia e la frustrazione che tutto ciò ha provocato in molti suoi colleghi.. dover cambiare istituto ogni anno senza una progettualità, ricevere la lettera di licenziamento alla fine dell’anno scolastico anziché gli auguri di buone vacanze. Essere considerati pacchi postali da spedire in varie zone della provincia e attendere le convocazioni di fine agosto come un rito umiliante e angoscioso. So quanto per molti di voi tutto ciò sia stato vissuto come una profonda ingiustizia: impossibile del resto apprezzare uno Stato che rende precario il lavoro ..”. Superfluo qualsiasi commento, perché le sue stesse parole potrebbero essere usate anche per i precari A.T.A., anzi una domanda mi sorge spontanea… Ma un uomo navigato di sinistra come Lei non dovrebbe essere il paladino delle uguaglianze sociali?
Invece siamo ancora una volta messi da parte come scarpe vecchie per sistemare i soprannumerari delle province.
Ma Lei nella news afferma:
“.. Le cose sono cambiate.. ” per gli A.T.A. in peggio!!!
“.. Con la Buona Scuola abbiamo innanzitutto messo più soldi nell’educazione.. ”
“.. Ci hanno chiesto di fermarci, raccontando tante falsità come quella di chi diceva che le assunzioni ci sarebbero state comunque in nome di una presunta sentenza europea.. ”.
Peccato che si riescono sempre a trovare le risorse finanziarie per tutti: edilizia scolastica, scuole paritarie, proroghe appalti di pulizie delle cooperative private , bonus docenti ed ora forse bonus diciottenni, ma per il personale A.T.A. NO, i soldi sono finiti, anzi, non ci avete proprio considerati se non per risparmiare proprio su di noi e addirittura gli assistenti amministrativi devono anche rendicontare alcune di queste uscite, per la serie dovete vedere ma non fiatare!!!
Peccato che la sentenza europea non sia presunta ma vera e vorremmo sapere come potrete giustificare le non assunzioni in ruolo del personale A.T.A. (c’è una chiara indicazione della Commissione europea, la quale proprio sul personale A.T.A. ha aperto, con l’invio di una lettera di messa in mora il 14 marzo 2011, la procedura d’infrazione 2010/2124 nei confronti dell’Italia per il non corretto recepimento della direttiva 1999/70/CE relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato).
“.. E noi siamo orgogliosi della scuola italiana che con tutti i suoi limiti ha punti di forza straordinari.. ”
E ce lo permetta Egregio Presidente, fra questi ci sono gli A.T.A .
Sono anni oramai, che noi A.T.A. siamo figli di nessuno, siamo anche noi dipendenti del MIUR sulla carta ma a fatti da anni siamo amministrati dal Ministero dell’Economie e delle Finanze.
Forse nessuno Le ha detto che tra le tante ingiustizie nei nostri confronti ci sono quelle relative alle posizioni economiche che da anni non vengono pagate a molti di noi che hanno superato una selezione e un corso formativo obbligatorio, al termine del quale hanno ricevuto un incarico per ulteriori compiti che stanno comunque espletando per senso del dovere e di responsabilità.
Chiediamo fermamente che vengano immessi in ruolo anche i precari A.T.A. aventi titolo perché non ci siano più tali macroscopiche disparità di trattamento nell’ambito dello stesso settore.
Chiediamo che vengano da subito pagate tutte le posizioni economiche A.T.A. da anni bloccate.
Chiediamo il bonus per la formazione o l’acquisto di materiale idoneo alle nostre mansioni come quello attribuito a docenti e , presumibilmente, a neo maggiorenni.
Ma in primis Gentilissimo Presidente chiediamo IL RISPETTO E IL RICONOSCIMENTO DI TUTTA LA CATEGORIA DEL PERSONALE A.T.A.
Al termine del nostro sfogo rinnoviamo il nostro invito a venire in una qualsiasi scuola statale del nostro vasto territorio dove si lavora senza tregua fra mille difficoltà dal mattino al pomeriggio inoltrato o,addirittura, a sera; capireste così come sia effettivamente complesso e complicato il nostro lavoro portato avanti con fatica, spirito di sacrificio e abnegazione nell’interesse della collettività.
Come nelle precedenti nostre comunicazioni a Lei inviate restiamo a disposizione per qualsiasi richiesta e/o chiarimento e proposta costruttiva e porgiamo distinti saluti.
Il Vice Presidente Nazionale
Antonio Carrella