ATA Mobilità: a chi va inviata la domanda? Chi sono gli interessati per presentare la domanda di trasferimento? Quali sono le scadenze?
Può presentare domanda di trasferimento il personale a tempo indeterminato che intende cambiare scuola, provincia o profilo di appartenenza.
Tra gli interessati anche coloro i quali non hanno ancora una sede definitiva o hanno perso la titolarità, che dovranno presentare domanda volontaria o attendere le operazioni d’ufficio.
Dove va inviata la domanda?
La risposta è contenuta all’art. 28 dell’OM per l’a.s. 2018/19 “Per quanto concerne il personale ATA le domande devono essere compilate on line e trasmesse alla scuola via web. Le istituzioni scolastiche, verificata la congruità degli allegati dichiarati e delle certificazioni allegate ove necessarie, inviano le domande via web e trasmettono le certificazioni cartacee all’Ufficio territorialmente competente.”
Pertanto, compilazione on line, invio alla scuola, trasmissione da parte della scuola all’Ufficio scolastico.
Queste indicazioni valgono per tutti, neoimmessi o personale con più anni di servizio.
In estrema sintesi:
Tempistica
Presentazione domande: 23 aprile – 14 maggio 2018
Comunicazione domande e posti al SIDI: 22 giugno 2018
Pubblicazioni movimenti: 16 luglio 2018
Modalità presentazione domanda
Le domande vanno presentate telematicamente tramite il portale Istanze Online.
Chi può presentare domanda
Può presentare domanda di trasferimento il personale a tempo indeterminato che intende cambiare scuola, provincia o profilo di appartenenza. Tra gli interessati anche coloro i quali non hanno ancora una sede definitiva o hanno perso la titolarità, che dovranno presentare domanda volontaria o attendere le operazioni d’ufficio.
Preferenze
Le preferenze esprimibili sono 15 e possono essere scelte:
- scuole;
- distretti;
- comuni;
- province;
- CPIA.
Nel caso si indichino distretti, comuni e province, gli aspiranti saranno assegnati indifferentemente in una qualsiasi delle scuole o istituzioni comprese, rispettivamente, nel distretto, nel comune o nella provincia, prendendo in esame prima le scuole primarie, poi le secondarie di primo grado ed infine le scuole secondarie di secondo grado, compresi, i licei artistici e le istituzioni educative statali secondo l’ordine dei rispettivi bollettini ufficiali.