Voto studenti fuori sede EuropeeCon voto unanime, è stato approvato l’emendamento che prevede il voto agli studenti fuori sede alle prossime elezioni europee.


La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha dato il via libera, all’unanimità, all’emendamento presentato da Fratelli d’Italia.
Sarà data la possibilità di votare, alle prossime elezioni europee, anche agli studenti fuori sede.

In base all’ultimo rapporto Anvur (sistema della formazione superiore e della ricerca), gli studenti fuori sede sono 446’603. La maggior parte vive in Emilia-Romagna (oltre 86mila) e in Lombardia (oltre 83mila).

Ecco nel dettaglio.

Voto studenti fuori sede Europee: approvato l’emendamento

Alle prossime elezioni europee, che si terranno l’8 e il 9 giugno 2024, anche gli studenti fuori sede avranno la possibilità di partecipare al voto.
Il dl elezioni dovrebbe ricevere l’ok definitivo, da Camera e Senato, entro la fine di marzo. Perciò, l’emendamento è stato approvato, in via sperimentale, solo per queste Europee.

Si tratta di un testo, partito dalla Camera, su proposta del Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, ma “svuotato” dalla maggioranza, che ha introdotto la delega al Governo, da esercitare entro 24 mesi.

Con l’approvazione del decreto legge, gli studenti italiani, che vivono in un comune diverso da quello in cui hanno la residenza, potranno votare nella città in cui studiano o lì vicino.
La nuova misura sarà applicata esclusivamente alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024, perciò, gli studenti non potranno votare per le elezioni comunali della loro città di origine.

Nell’emendamento sono illustrate due situazioni diverse:

  • Se lo studente fuori sede studia in un comune diverso dal suo, ma nella stessa circoscrizione elettorale, potrà votare nella città di domicilio, in un’apposita sezione elettorale;
  • Se lo studente fuori sede si trova in una città che ricade in un’altra circoscrizione elettorale dovrà votare in una sezione elettorale speciale, che sarà allestita nel capoluogo della Regione dove studia. Ne sarà allestita una ogni 800 elettori fuori sede.

Per esercitare il voto, lo studente fuori sede dovrà attivare la pratica, presentando la domanda al proprio comune di origine, entro 35 giorni dal voto. L’amministrazione del comune di residenza avrà 15 giorni per approvarla e trasmetterla al comune di domicilio, che dovrà fornire al richiedente (entro cinque giorni dal voto) un’autorizzazione da presentare al seggio.

Voto studenti fuori sede EuropeeVoto studenti fuori sede Europee: i dubbi delle opposizioni

L’approvazione dell’emendamento ha suscitato diverse perplessità nelle opposizioni.

Innanzitutto, perché interesseranno solo le elezioni europee e non quelle comunali, che si terranno lo stesso giorno. Perciò, gli studenti avranno due possibilità: tornare a casa e votare per entrambe oppure votare dove si ha il domicilio, rinunciando alle Comunali.

L’altra critica riguarda il fatto che l’emendamento permette il voto fuori sede solamente agli studenti e non alle altre categorie. Rimangono fuori dalla misura, ad esempio, i lavoratori fuori sede e chi si trova fuori sede per motivi di salute o di cura.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it