E’ il Sole24Ore a fornire in anteprima questa “chicca” contenuta nel decreto che sarà presentato in Consiglio dei Ministri. Sempre che la norma arrivi a domani, date le continue modifiche che la bozza ha subito negli ultimi giorni.

Il fatto che il decreto possa contenere una norma volta al risarcimento del “danno da precariato” sembra ormai certo.

In quella prima ipotesi si pensava di destinare l’indennizzo agli insegnanti con rapporti a termine su posti vacanti e disponibili a seconda dell’anzianità: da 3 a 5 anni un “risarcimento” di 2,5 mensilità, 6 mensilità da 5 a 10, 10 mensilità per oltre 10 anni di precariato.

A beneficiarne avrebbero potuto esserne 5000 docenti, con 3 anni di servizio dal 2009 al 2014 (e che sono in servizio nell’a.s. 2014/15): 2.359 delle graduatorie a esaurimento, circa 1.800 iscritti nelle graduatorie d’istituto (seconda e terza fascia).

Il restyling della bozza, afferma ilSole24Ore, porta gli indennizzi per i docenti che negli ultimi 5 anni hanno stipulato contratti a termine oltre il termine di 36 mesi ribadito dalla sentenza della Corte Ue del 26 novembre.a 1,5 mensilità minime e 5 massime (anziché 2,5 e 10).

Ma la novità è che a poter richiedere, a domanda, il risarcimento sarebbero non solo i neossunti ma tutti coloro che si trovano in tale situazione, quindi sostanzialmente i docenti assunti negli ultimi anni scolastici, se il termine da quale far partire il conteggio deve essere il 2009.

Si consideri che i docenti di ruolo hanno ben compreso gli effetti della sentenza della Corte di Giustizia europea e in migliaia hanno già presentato ricorso nei tribunali per ottenere scatti di anzianità e ricostruzione di carriera integrale.

 

 

 

FONTE: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)

 

 

 

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