cattedreA Nord cattedre restano vuote? Il problema più pressante deriva dal fatto che la carenza riguarda soprattutto le sedi disagiate.

 

Succede in Piemonte e la denuncia  arriva tramite il quotidiano “La Stampa”, edizione di Torino: mancano ancora molti maestri e professori per il MIUR.

 

Il problema più pressante deriva dal fatto che la carenza riguarda soprattutto le sedi disagiate, dove nessuno vuole andare.

A Nord cattedre restano vuote? Soprattutto nel sostegno?

 

Si parla, ad esempio, di 339 posti da coprire nella primaria, di cui 230 di sostegno. Alle medie e superiori la carenza riguarda soprattutto le materie scientifiche.

 

Spesso le cattedre scoperte sono composte da spezzoni, a volte 12 ore, altre ancora meno. In queste condizioni, come rileva il provveditore di Torino, Antonio Catania, i docenti del Sud non accettano.

 

L’obiettivo è di allargare al ricerca a tutte le regioni d’Italia. “Nei prossimi giorni vedremo se procedere con il bando – prosegue Catania -, lo abbiamo fatto lo scorso anno e dei posti sono stati coperti. Dalla Toscana in giù le graduatorie non sono esaurite come da noi”

 

Molte cattedre, come rivelato dal Corriere della Sera, potrebbero restare vuote. In alcune regioni (Veneto, Liguria e Campania) è già scattato l’allarme. Per legge rientra nella definizione chi è affetto da più patologie contemporaneamente, gli immunodepressi, i pazienti oncologici.

 

Oltre a coloro che hanno più di 55 anni (nel 2019 su 730 mila insegnanti di ruolo, quelli con più di 54 anni erano oltre 300 mila): rischiano di non tornare a scuole, lasciando scoperta la propria cattedra.