testo, precari, tfa, scuolaAlcuni assistenti tecnici, assistiti dal Conitp, hanno ottenuto dal Giudice del Tribunale di Teramo il riconoscimento alla retribuzione dei mesi estivi, per l’errata apposizione del termine di conclusione della supplenza.

 

Ci sono infatti dei contratti che l’Ufficio Scolastico o i Dirigenti Scolastici stipulano fino al 30 giugno (termine delle attività didattiche per la copertura di cattedre e posti d’insegnamento non vacanti, di fatto disponibili entro la data del 31 dicembre e fino al termine dell’anno scolastico) e che invece dovrebbero essere stipulati fino al 31 agosto (termine dell’anno scolastico, per i posti vacanti e disponibili). Per la differenza vedi Regolamento delle supplenze dm 131/07

 

Il tribunale di Teramo ha accolto i ricorsi del CONITP ritenendo illegittimo il termine apposto al contratto di lavoro a diversi assistenti tecnici fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) in quanto contrario alle previsioni di cui agli artt. 4 l. n. 124 del 1999 e L. del d.m. 13 dicembre 2000 n. 430, allorché risulti che la supplenza è stata conferita per coprire un posto vacante in organico e disponibile al 31 dicembre dell’anno precedente, e non per esigenze temporanee o per la sostituzione del titolare, a nulla rilevando quale organo abbia provveduto alla nomina (nel caso, il dirigente scolastico)” (Trib. Sa. sent. del 2.5.2008).

 

Il Giudice ha dunque condannato il Ministero dell’Istruzione a corrispondere le retribuzioni che i supplenti avrebbero percepito per la prosecuzione del rapporto di lavoro dal 1° luglio fino al 31 agosto di ciascun anno scolastico, oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali sulle somme mensilmente rivalutate dalla maturazione al saldo, con conseguente condanna a carico del MIUR soccombente a rimborsare le spese di lite.

 

La questione è di particolare rilevanza anche in vista del piano straordinario di immissioni in ruolo previsto dal DDL Scuola in discussione in queste settimane in Parlamento.

 

Secondo il sindacato Anief un accurato censimento dei posti (rinvenendo tutte quelle cattedre erroneamente assegnate al 30 giugno e per le quali è necessario rivolgersi ai tribunali per ottenere il rispetto della normativa) porterebbe ad un aumento dei posti vacanti disponibili per le assunzioni, nonchè ad una diversa distribuzione delle cattedre in ragione della mobilità nazionale.

 

Secondo l’Anief si tratta di numeri importanti: 40mila per il sostegno agli alunni disabili, considerati al 30 giugno ma in realtà e a tutti gli effetti da collocare su organico di diritto, quindi utili per le immissioni in ruolo. E lo stesso vale per un numero quasi analogo relativo ai posti riguardanti le discipline: se al Miur ne risultano libere appena 7mila, Anief ribatte che la percentuale oscilla tra il 60 e il 70% dei contratti sottoscritti sempre fino al 30 giugno dell’anno successivo.