whistleblowing-ritorsioniL’ANAC punisce severamente chi, nell’ambito del whistleblowing, adotta ritorsioni contro chi segnala gli illeciti. Questo il chiaro messaggio lanciato dall’autorità con la delibera 782/20198.


Whistleblowing, ritorsioni contro chi segnala: dirigente sanzionato pesantemente dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Arriva la prima sanzione pecuniaria contro il firmatario di provvedimenti ritorsivi adottati nei confronti di un whistleblower, vale a dire chi segnala comportamenti illeciti.

A irrogare la multa è l’Anac, che esercita in pieno la legge a tutela del lavoratore introdotta dalla legge 30 novembre 2017, n. 179. Infatti questa legge ha istituito e regolamentato anche in Italia il whistleblowing, cioè le disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato.

Whistleblowing, ritorsioni non saranno tollerate dall’ANAC

Nel caso specifico, il whistleblower, operante in un comune campano, aveva denunciato per abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio i componenti dell’Ufficio procedimenti disciplinari, di cui lui stesso faceva parte.

Nelle settimane successive alla denuncia sporta presso l’Autorità giudiziaria, il segnalante era stato sospeso dal servizio per 10 giorni. E in seguito per altri 12 giorni. In entrambi i casi con la contestuale privazione della retribuzione.

E a questo punto l’Anac ha deciso di intervenire. Ritenendo pretestuose e ritorsive le motivazioni alla base delle contestazioni, ha così sanzionato il dirigente firmatario dei provvedimenti.

L’Autorità ha pertanto irrogato una sanzione da 5mila euro al responsabile.

In pratica questa è la prima multa comminata dall’Anac da quando la legge 179/2017 ha effetto legale, con le nuove misure volte a tutelare da provvedimenti discriminatorie chi segnala illeciti sul luogo di lavoro.

Dall’inizio del 2019 a oggi sono 706 le segnalazioni pervenute. Di queste, dopo gli approfondimenti del caso, 41 trasmesse alla Procura della Repubblica e 35 alla Corte dei Conti per valutare la sussistenza di profili penali ed erariali.

A questo link il testo completo della Delibera con il provvedimento sanzionatorio dell’Anac.