whistleblowing-anac-chiarimenti-casi-piu-graviWhistleblowing: l’ANAC fornisce chiarimenti sui casi più gravi e sull’ordine di priorità delle fattispecie da trattare.


Le indicazioni arrivano dall’Anac, che ha messo in consultazione (osservazioni fino al 30 settembre) il regolamento sulle sanzioni nella tutela dei whistleblower e ha fornito una serie di istruzioni operative ai segnalanti di presunti illeciti e alle amministrazioni pubbliche per il corretto utilizzo della piattaforma informatica, al fine di garantire al meglio la tutela

 

  • della riservatezza dell’identità del segnalante,
  • del contenuto della segnalazione
  • e della documentazione allegata.

 

Con un Comunicato del Presidente, l’Autorità Nazionale Anticorruzione fornisce alcune indicazioni ai segnalanti di presunti illeciti – whstleblowers – ed alle amministrazioni pubbliche per il corretto utilizzo della piattaforma informatica, al fine di garantire al meglio la tutela della riservatezza dell’identità del segnalante, del contenuto della segnalazione e della documentazione allegata.

 

Nel vademecum si suggerisce al segnalante l’utilizzo del modulo presente sulla piattaforma informatica che assicura priorità alla trattazione delle segnalazioni.

 

Le comunicazioni aventi ad oggetto misure ritenute ritorsive, pervenute all’Anac prima del 29 dicembre 2017, saranno trattate solo nel caso in cui siano state reiterate e comunicate all’Autorità dopo l’entrata in vigore del nuovo quadro normativo. Anac infatti non ha competenza su atti ritorsivi adottati prima della modifica normativa dell’istituto del whistleblowing.

 

Un rapido ed  efficace intervento dell’Autorità sugli illeciti o irregolarità rilevate dai segnalanti  è assicurato anche dalla collaborazione delle pubbliche amministrazioni e degli  enti che rientrano nell’ambito soggettivo di applicazione dell’art. 54-bis.

 

Nel più  ampio spirito di collaborazione tra l’Anac e i soggetti coinvolti nell’applicazione  dell’istituto, a essi si richiede, quindi, di:

 

1. fornire un sollecito riscontro, con chiarezza e  completezza, alle richieste dell’Autorità in merito a notizie, informazioni,  atti e documenti utili alla gestione della segnalazione;

 

2. adempiere all’obbligo previsto dalla normativa in  materia di trasparenza concernente l’aggiornamento dei dati relativi al  nominativo del RPCT (e alla sua PEC) nella sezione “Amministrazione  Trasparente”, tenuto conto che l’interlocutore principale dell’Autorità  nell’ambito di ciascuna pubblica amministrazione o ente è il suo RPCT.

 

In allegato il documento dell’ANAC.