I Comuni sono gli enti più virtuosi riguardo alle spese per il personale: è quanto è stato certificato dalla Corte dei conti e convalidato da un’ analisi svolta dall’Ifel dove emerge che tra il 2007 e il 2013 il numero dei dipendenti comunali è diminuito dell’11,1% e per quanto riguarda il costo, rispetto a Province, Regioni e ministeri, i Comuni segnano il valore medio più basso per unità di personale. Il dato si attesta al di sopra dei 37mila euro, contro gli oltre 41mila delle Province, i 54mila delle Regioni e i 44mila dei ministeri.
L’analisi dell’Ifel, fondazione dell’ANCI, segnala come il costo medio del personale dei Comuni si sia ridotto negli ultimi 3 anni, al contrario di quanto accaduto nelle Province e Regioni che hanno fatto registrare un aumento del costo medio del personale nel passaggio dal 2011 al 2012 (+535 euro per le prime e +2.389 per le seconde), poi rientrato nel 2013; mentre nei ministeri, c’è stato un incremento di 491 euro per unità di personale tra il 2012 e il 2013.
Il virtuosismo dei Comuni assume caratteri ancora più evidenti se si osserva la diminuzione del costo del personale in termini di variazione percentuale: dal 2011 al 2013 nelle amministrazioni comunali c’è stata una riduzione di oltre 10 punti, mentre per Province, Regioni e ministeri il dato si ferma al -8,2%, -0,7% e -6,2%.