Si è svolta l’ottava sessione di trattativa tra ARAN e organizzazioni sindacali: ecco gli ultimi aggiornamenti in merito al rinnovo del Contratto degli Enti locali 2024.
L’incontro ha visto la presentazione, da parte dell’ARAN, di un testo aggiornato contenente interpretazioni consolidate del contratto e alcune proposte innovative.
Ultimi aggiornamenti sulla trattativa per il rinnovo del Contratto per gli Enti locali 2024
Ecco qui di seguito il punto sull’ultimo incontro e sullo stato attuale del contratto.
Settimana lavorativa di quattro giorni
Tra le novità presentate dall’ARAN figura l’idea sperimentale di una settimana lavorativa di quattro giorni. Questa proposta prevede una redistribuzione dell’orario settimanale senza riduzione delle ore lavorative complessive, accompagnata da una diminuzione di ferie e permessi. Secondo l’ARAN, tale misura potrebbe favorire una maggiore flessibilità organizzativa per gli enti locali, ma le rappresentanze sindacali hanno manifestato scetticismo. La riduzione di ferie e permessi è stata giudicata ingiusta e penalizzante, considerando che gli attuali modelli di orario multiperiodale già garantiscono soluzioni simili senza impatti negativi sui diritti dei lavoratori.
Progressioni economiche interne
Un’altra proposta significativa riguarda le progressioni economiche interne. L’ARAN ha suggerito di incrementare dal 3% al 5% il punteggio aggiuntivo riconosciuto ai dipendenti che non abbiano ottenuto avanzamenti salariali negli ultimi sei anni. Questo adeguamento mira a incentivare il riconoscimento delle competenze acquisite nel tempo, migliorando la valorizzazione professionale di coloro che rimangono più a lungo nello stesso ruolo. Tuttavia, i sindacati hanno richiesto un approccio più inclusivo, che garantisca opportunità di crescita a tutto il personale, indipendentemente dalla durata del periodo trascorso senza progressioni.
Aperture dell’ARAN
Nonostante alcune divergenze, l’incontro ha portato a passi avanti su alcune richieste delle organizzazioni sindacali:
- Coperture assicurative: l’ARAN ha accettato di includere tra gli ambiti di confronto sindacale i criteri per individuare e definire le coperture assicurative necessarie per tutelare i dipendenti in caso di infortuni o eventi imprevisti.
- Mansioni superiori: è stato ripristinato il confronto sui criteri per l’assegnazione delle mansioni superiori, una questione particolarmente rilevante per garantire equità e trasparenza nei percorsi di valorizzazione professionale.
- Orari multiperiodali: l’introduzione della possibilità di adottare orari multiperiodali rappresenta un’apertura significativa. Questa misura offre ai dipendenti la possibilità di modulare l’orario di lavoro in modo flessibile, favorendo la conciliazione tra vita privata e impegni lavorativi.
Temi irrisolti: le priorità sindacali
Nonostante i progressi, diverse questioni cruciali rimangono aperte, sollevando forti preoccupazioni tra le rappresentanze sindacali.
- Riclassificazione del personale educativo e scolastico: i sindacati richiedono specifiche risorse per inquadrare correttamente questa categoria nell’area dei funzionari, superando disallineamenti retributivi e professionali.
- Accessori economici durante le ferie: l’applicazione della sentenza della Corte di Giustizia europea, che impone il riconoscimento di accessori economici anche durante i periodi di ferie, rappresenta un tema ancora irrisolto.
- Superamento delle disparità: tra le priorità c’è l’eliminazione delle penalizzazioni per i giorni di ferie dei neoassunti e l’aggiornamento delle indennità per i centralinisti non vedenti, un riconoscimento ritenuto essenziale per garantire parità di trattamento.
- Festività soppresse: i rappresentanti dei lavoratori chiedono che le festività soppresse non godute entro la fine dell’anno vengano liquidate, evitando penalizzazioni economiche per i dipendenti impossibilitati a fruirne.
Critiche alle proposte ARAN
I rappresentanti sindacali hanno espresso contrarietà rispetto a diverse ipotesi avanzate dall’ARAN:
- La riduzione di ferie e permessi per introdurre la settimana corta è stata definita iniqua e peggiorativa rispetto agli attuali modelli di flessibilità oraria.
- La mancata concessione del buono pasto in caso di assemblee sindacali superiori alle tre ore è stata giudicata discriminatoria.
- È stato rigettato l’utilizzo dei risparmi derivanti dalle mancate assunzioni per finanziare incrementi del valore massimo delle elevate qualificazioni, sottolineando la necessità di costituire un’area dedicata e superare l’attuale struttura contrattuale degli operatori.
Prospettive e prossimi passi
Per i sindacati l’ARAN ha rinviato la discussione su questioni delicate, come la gestione dei festivi infrasettimanali per i turnisti, ma ha proposto una nuova formulazione per l’incremento variabile del tetto del salario accessorio, fissandolo allo 0,22% del monte salari del 2021.
Nonostante alcuni avanzamenti, le organizzazioni sindacali ritengono che le distanze tra le proprie richieste e le proposte dell’ARAN restino significative. Dopo il recente sciopero generale del 29 novembre, i sindacati sollecitano il governo a stanziare risorse adeguate per sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori, migliorare la contrattazione decentrata e promuovere progressioni verticali che rendano il comparto delle funzioni locali più attrattivo.
Il prossimo incontro è fissato per il 17 dicembre alle ore 15. Sarà un’occasione importante per i sindacati per verificare la disponibilità dell’ARAN a recepire ulteriori istanze.
per quanto riguarda la settimana corta, negli enti locali, i servizi ai cittadini vengono ridotti, essendo gli enti con poco personale, per altro necessita incrementare le risorse facendo crescere, in funzione all’anzianità, il personale anche con il passaggio alla mansione superiore, verticale.