Sta facendo molto discutere la polemica esplosa attorno agli stipendi dei dirigenti dell’Anci che, a detta di alcuni, ricevono troppi soldi: ma dall’associazione arriva una risposta netta: “Facciamo il nostro lavoro!“.
L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), l’organismo che coordina le attività dei comuni italiani, è stata oggetto di discussione in seguito alle rivelazioni sui salari dei suoi dirigenti.
Un’indagine condotta da un inviato per la trasmissione “Fuori dal Coro” di Rete 4 ha evidenziato alcune differenze significative nelle retribuzioni con quelle dei sindaci o di altri dirigenti pubblici, suscitando l’attenzione dell’opinione pubblica.
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Troppi soldi ai dirigenti dell’Anci?
Secondo quanto emerso dall’indagine mentre il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, percepisce un compenso annuo di circa 179.000 euro, alcune figure dirigenziali della nota assoiciazone ricevono salari notevolmente più alti. Ad esempio, la segretaria generale dell’Anci, Veronica Nicotra, guadagna una retribuzione complessiva di 282.600 euro lordi all’anno.
Un divario simile è stato riscontrato anche con il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il cui compenso ammonta a circa 163.000 euro.
Un altro dirigente coinvolto nell’inchiesta è Angelo Righetti, ex deputato del PD ed ex sottosegretario alla presidenza del consiglio sotto il Governo Renzi – Gentiloni, con un compenso di 228.600 euro l’anno.
Si tratta di un argomento che ha fatto inevitabilmente scoppiare la polemica: molti cittadini si chiedono se le differenze di stipendio con alcune figure del mondo della Pubblica amministrazione, siano giustificabili, mentre alcuni osservatori suggeriscono la necessità di una revisione dei sistemi di compensazione per garantire una distribuzione più uniforme delle risorse finanziarie.
La risposta di Veronica Nicotra: “Facciamo il nostro lavoro! […] Questi sono gli stipendi“
In risposta alle domande dell’inviato, Veronica Nicotra ha sottolineato la complessità del suo ruolo, affermando che il suo lavoro richiede un impegno costante. Ha inoltre affermato di non concedersi pause, sostenendo a chiare lettere: “Non faccio un’ora di ferie in 365 giorni, mi creda.”
Anche Angelo Richetti le fa eco: “Vi assicuro che il mio stipendio è giusto, sono un dirigente autonomo e tecnicamente valido.”
Entrambi i dirigenti hanno infatti sostenuto che le loro retribuzioni sono adeguate in base alle loro qualifiche e competenze, senza rappresentare un onere eccessivo per la spesa pubblica. In sintesi hanno fatto presente che si occupano di compiti di coordinamento a livello nazionale e hanno responsabilità complesse che richiedono un impegno continuo.
Qui di seguito potete vedere una piccola parte del servizio andata in onda con il commento di Veronica Nicotra che, testualmente, risponde all’intervistatore: “Questi sono gli stipendi.”
Si tratta di rivelazioni che hanno sollevato, comunque sia, importanti questioni sull’equità delle compensazioni nelle istituzioni pubbliche italiane. D’altro canto è fondamentale tenere presente che i ruoli e le responsabilità all’interno di un’associazione come l’Anci differiscono da quelli dei sindaci delle città, e questo può influenzare le retribuzioni.
Trovare tuttavia una risposta univoca alla questione non è semplice.
Pertanto la discussione su questo tema probabilmente rimarrà ancora aperta per diverso tempo: l’obiettivo futuro sarà ad ogni modo sempre quello di trovare soluzioni che rispettino le aspettative di equità e responsabilità nelle istituzioni pubbliche italiane.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it