taglio-cuneo-fiscale-pensionatiNello schema di legge di bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri si avvia dal 2020 un piano di riduzione del cuneo fiscale solo a carico dei lavoratori dipendenti.


Taglio Cuneo Fiscale, per i Pensionati nessun vantaggio?

I pensionati italiani dovranno ancora attendere per una riduzione del cuneo fiscale sulle pensioni. Il documento programmatico di bilancio approvato il 15 Ottobre da Palazzo Chigi non include la categoria dei pensionati. In quel percorso di alleggerimento del carico fiscale sull’Irpef atteso a partire dal 2020 in vista di una riforma complessiva dell’Irpef per i lavoratori dipendenti.

Taglio Cuneo Fiscale: e i Pensionati?

Anche il prossimo anno, quindi, non ci sarà l’estensione del bonus degli 80 euro alla categoria nè una rimodulazione delle detrazioni sui redditi da pensione. Una delle rivendicazioni della parte sindacale nell’ultimo tavolo di confronto con il Governo.

Sulle pensioni l’esecutivo è riuscito, almeno per ora, a disinnescare un intervento sulla quota 100. Teso ad introdurre un meccanismo di differimento nell’erogazione del primo rateo pensionistico più penalizzante rispetto a quello attuale. La partita tuttavia non si è ancora conclusa. Italia Viva di Renzi presenterà emendamenti in tal senso durante l’iter di approvazione della legge di bilancio in Parlamento. E la maggioranza dovrà pertanto dare segno di coesione anche in tale occasione.

Come già anticipato sulle pagine di questa rivista la legge di bilancio imbarca la proroga di un anno dell’opzione donna e dell’ape sociale mentre il termine di conclusione della sperimentazione della quota 100 resta confermato al 31 dicembre 2021. Davvero trascurabili, invece, le risorse per una rivalutazione degli indici di perequazione delle pensioni e per l’ampliamento della quattordicesima mensilità per i pensionati con redditi bassi.

Cos’altro c’è nel disegno di legge?

Tra le iniziative positive contenute nel disegno di legge di bilancio la cancellazione del cosiddetto superticket in sanità, a partire dalla seconda metà del 2020, con un corrispondente incremento delle risorse previste per il sistema sanitario nazionale, destinate comunque ad aumentare nel prossimo triennio.

Lo stanziamento di risorse per incrementare agli interventi per la famiglia, in primis l’allungamento dei congedi di paternità, l’irrobustimento degli assegni per la frequenza degli asili nido e per le nascite, preludio all’introduzione dell’assegno unico.

Vengono inoltre, ampliati gli stanziamenti del triennio 2019-2021 per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego del comparto Stato.

Il Ministro della Funzione Pubblica, Fabiana Dadone, ha precisato che l’operazione porterà in dote ai dipendenti pubblici aumenti superiori a quelli della precedente tornata contrattuale. Garantendo un recupero di potere d’acquisto superiore all’indice dei prezzi al consumo.

Rassicurazioni che tradotte in cifre aprirebbero ad aumenti lordi intorno ai 110-120 euro mensili. (Contro gli 85 euro della tornata precedente). Per uno stanziamento complessivo per il 2020-2021 intorno ai 3,3/3,6 miliardi.