stabilizzazione-precari-senza-concorsoStabilizzazione Precari, senza concorso è illegittima? Ecco quali sono le conclusioni che si possono trarre dopo la pubblicazione dell’ordinanza della Corte di cassazione n. 8671/2019.


Nel caso specifico, i ricorrenti argomentano sulla possibilità che anche nel  pubblico impiego vi sia conversione a tempo indeterminato, nel caso in cui all’illegittimità  del termine si associ un’originaria assunzione per il tramite di un concorso o di una selezione ad esso assimilabile, possa considerarsi l’incipit di una nuova riflessione sulla questione.

Ancora più di recente si è del resto ribadito (Cass. 4801/ 2019, cit.) che

«nel rapporto di pubblico impiego a tempo determinato /’eventuale violazione delle norme sul contratto a termine non può mai tradursi nella conversione del rapporto per espressa disposizione legislativa (art.  97 Cast. e art. 36 d.lgs. n.165 del 2001)».

Le norme di riferimento

Sono ormai chiari i parametri generali che definiscono l’ambito delle misure che gli Stati membri sono tenuti ad adottare al fine di assicurare che le norme sostanziali limitative del ricorso abusivo a contratti a termine. Norme adottate in attuazione dell’art. 5 dell’Accordo Quadro allegato alla Direttiva 1999/70/CE.

Tali parametri possono essere così sintetizzati:

  • ammissibilità di una normativa interna che riservi un destino differente al ricorso abusivo a contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato stipulati in successione a seconda che tali contratti siano stati conclusi con un datore di lavoro appartenente al settore privato o con un datore di lavoro rientrante nel settore pubblico (Corte di Giustizia 7 settembre 2006, Marrosu e Sardina, punto 48);
  • inammissibilità di una normativa interna che preveda soltanto il diritto, per il lavoratore interessato, di ottenere il risarcimento del danno che egli reputi di aver sofferto, allorquando sia esclusa qualsiasi trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e quando il diritto a detto risarcimento sia subordinato all’obbligo, gravante su detto lavoratore, di fornire la prova di aver dovuto rinunciare a migliori opportunità di impiego, se detto obbligo ha come effetto di rendere praticamente impossibile o eccessivamente difficile l’esercizio, da parte del citato lavoratore, dei diritti conferiti dall’ordinamento dell’Unione

Stabilizzazione Precari senza concorso: la decisione della Cassazione

La Cassazione si è pronunciata così sul divieto di stabilizzazione precari senza concorso, a seguito di violazioni delle norme sul contratto a termine.

La  radice di tale divieto di conversione è tradizionalmente riportata alla necessità che, per espressa previsione costituzionale l’assunzione presso le Pubbliche Amministrazioni avvenga mediante pubblico concorso. Salva la possibilità di derogare per legge a tale principio solo nei casi in cui  ciò risulti maggiormente funzionale al buon andamento dell’amministrazione.

E corrispondente a straordinarie esigenze d’interesse pubblico individuate dal legislatore in base ad una valutazione discrezionale, effettuata nei limiti della non manifesta irragionevolezza.

Ciò vale ad escludere a priori che si possa ragionare di conversione allorquando l’assunzione non sia avvenuta mediante concorso o selezione ad esso assimilabile. E da qui il costante richiamo in tal senso di tutta la giurisprudenza.

A questo link il testo completo dell’Ordinanza.

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