PA: no alla soppressione della quota 96

Apprendiamo con preoccupazione che il Governo ha presentato quattro emendamenti soppressivi al decreto Pubblica Amministrazione, che cancellano alcune modifiche migliorative apportate al testo durante la discussione in Commissione Affari Costituzionali alla Camera dei Deputati. Si tratta: della cosiddetta “quota 96” che avrebbe consentito di sbloccare 4mila pensionamenti nella scuola già a partire dal mese di settembre;  del pensionamento d’ufficio a 68 anni per i docenti universitari; dell’’incremento delle pensioni di reversibilità per gli invalidi del terrorismo e della cancellazione delle penalizzazioni per l’accesso alla pensione. Ancora una volta ci troviamo a cedere alle valutazioni della Ragioneria di Stato che frenano correzioni volte a riparare gli errori commessi a danno dei lavoratori, da parte del Governo Monti e che permetterebbero la creazione di migliaia di posti di lavoro. Il Governo ci ripensi: faccia un’ulteriore riflessione e chieda approfondimenti anche in virtù della discrepanza sui dati forniti dall’Inps. Non stiamo parlando di cifre astronomiche; sarebbe quindi doveroso tentare, fino all’ultimo, di onorare gli impegni presi e rispettare la discussione che in queste settimane si è prodotta nelle commissioni – sia in sede referente che consultiva – e nell’ aula di Montecitorio. Così in una nota i deputati del PD membri della Commissione lavoro: Marco Miccoli, Davide Baruffi, Valentina Paris, Chiara Gribaudo, Monica Gregori e Luisella Albanella.

FONTE: AgenParl

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