Società Partecipate ed esuberi: avviato percorso comune Regioni, Anci, Upi ed organizzazioni sindacali.
Delegazioni della Conferenza delle Regioni, dell’Anci e dell’Upi si sono incontrate il 15 febbraio con le rappresentanze di Cgil, Cisl e Uil per discutere le criticità che si stanno rilevando nella gestione del personale delle società a partecipazione pubblica oggetto di razionalizzazione.
In particolar modo è stata affrontata la problematica relativa alla tardiva pubblicazione del Decreto recante disposizioni per l’iscrizione negli elenchi del personale dichiarato in eccedenza dalle società pubbliche. Questi a seguito dei processi di razionalizzazione; e si è condiviso un percorso comune di approfondimento, monitoraggio e verifica.
Nel corso della riunione si è concordato di avviare insieme un’analisi dei piani varati dalle singole amministrazioni. Piani adottati per valutare le eventuali ripercussioni sui livelli occupazionali che vanno comunque salvaguardati.
Si è convenuto dunque di procedere alla definizione di un Accordo. Partendo da tali attività di monitoraggio, analisi e approfondimento della tematica, possa individuare e proporre anche eventuali soluzioni normative da proporre al nuovo Governo e al nuovo Parlamento.
Sul versante razionalizzazione ci sono le seguenti certezze, invece. Si prevedono due obblighi dismissivi:
a) il divieto di mantenere società non coerenti con le proprie finalità istituzionali (principio della funzionalizzazione);
b) il divieto di mantenere società, che pur coerenti con i fini istituzionali dell’ente, non sono indispensabili per il loro perseguimento.