Assunzioni di nuovo di dipendenti a tempo indeterminato bloccate nelle società a controllo pubblico?
La Gazzetta Ufficiale del 23 dicembre ha portato un temporaneo divieto di assunzione di dipendenti a tempo indeterminato nelle società a controllo pubblico.
Entro il 30 settembre 2017, le societa’ a controllo pubblico hanno effettuato la ricognizione del personale in servizio, per individuare eventuali eccedenze, anche in relazione a quanto previsto dall’art. 24 del decreto legislativo n. 175 del 2016. Al fine di consentire la formazione degli elenchi di cui all’art. 25 del decreto legislativo n. 175 del 2016, entro sessanta giorni dalla suddetta ricognizione le societa’ a controllo pubblico individuano e dichiarano le eccedenze di personale, tenuto conto di quanto previsto nei piani di riassetto di cui all’art. 24 del decreto legislativo n. 175 del 2016 e dalle previsioni di cui al medesimo decreto legislativo.
Entro il 10 dicembre 2017, le societa’ a controllo pubblico che individuano eccedenze di personale hanno dato comunicazione preventiva per iscritto alle rappresentanze sindacali aziendali costituite a norma dell’art. 19 della legge 20 maggio 1970, n. 300, nonche’ alle rispettive associazioni di categoria. In mancanza delle predette rappresentanze la comunicazione deve essere effettuata alle associazioni di categoria aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale. La comunicazione alle associazioni di categoria puo’ essere effettuata per il tramite dell’associazione dei datori di lavoro alla quale l’impresa aderisce o conferisce mandato.
La comunicazione di cui al comma 2 contiene l’indicazione dei motivi che determinano la situazione di eccedenza di personale, del numero, della collocazione aziendale e delle categorie, qualifiche e livelli di inquadramento del personale eccedente nonche’ del personale abitualmente impiegato.
Questi enti, entro il 15 gennaio 2018 dovranno trasmettere all’Anpal, in forma aggregata, i dati che, a decorrere dal 31 marzo 2018, l’Anpal dovrà poi gestire. Da oggi fino al 30 giugno 2018 è dunque possibile assumere a tempo indeterminato solo attingendo da questi elenchi, salvo che si dimostri che la figura di cui si necessità non vi sia. L’unico risultato certo è stato finora quello di ostacolare, e oggi di vietare del tutto, il normale turnover in aziende che complessivamente occupano oltre 400mila persone e che fisiologicamente hanno bisogno di nuove assunzioni stabili.