smart-working-pa-nessuna-corsia-preferenzialeAll’interno dell’ultima Bozza del CCNL Funzioni Centrali (che funge da mappa per tutti i comparti) sarebbe scomparsa la corsia preferenziale per l’assegnazione dello Smart Working nella PA ad alcune categorie specifiche.


Una brutta sopresa nell’ultima bozza dedicata al nuovo CCNL in materia di accesso al lavoro agile per i dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Inizialmente, infatti, si pensava di operare vere e proprie corsie preferenziali per facilitare l’accesso al lavoro agile ai lavoratori che si trovano in condizioni di particolare necessità, non coperti da altre misure. Adesso la misura sarebbe stata rimossa.

Ricordiamo che a decorrere dal 15 ottobre 2021, la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni è nuovamente quella in presenza.

E ricordiamo che, secondo le nuove linee guida del Ministro Brunetta, occorre porsi nell’ottica del superamento della gestione emergenziale individuando quale via per lo sviluppo del lavoro agile nella pubblica amministrazione quella della contrattazione collettiva e quella della disciplina da prevedersi nell’ambito del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO).

Nello specifico, comunque, cosa è cambiato nell’ultima versione in materia di Smart Working?

Smart Working nella PA: nessuna corsia preferenziale?

Le categorie per cui si volevano aprire canali preferenziali, nello specifico, erano le seguenti:

  • genitori di bambini di età inferiore a 3 anni;
  • dipendenti portatori di handicap in situazione di gravità;
  • dipendenti che assistono portatori di handicap in situazione di gravità.

Come anticipato, invece, nell’ultima bozza di CCNL queste diciture sarebbero state cancellate.

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Ma cosa significa nello specifico questo? Che le categorie in questione saranno ignorate?

La risposta in verità è diversa.

Secondo quanto indicato sul Quotidiano Il Sole 24 Ore, infatti, da un lato è vero che non saranno prefissate corsie preferenziali per i genitori di bambini fino a tre anni, per i portatori di handicap o chi assiste famigliari disabili.

Tuttavia, d’altro canto, nella distribuzione dello Smart Working le Pa dovranno comunque tenere conto dei lavoratori in «condizioni di particolare necessità», questo al fine di evitare discriminanti a danno di lavoratori che soffrono di momenti particolarmente difficili.

Il testo completo dell’ultima bozza

A questo link potete consultare il testo completo dell’ultima bozza di CCNL.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it