smart working caro benzinaL’Aie ha proposto di incrementare lo smart working, per poter sopperire al caro benzina. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.


Smart working caro benzina: il conflitto in Ucraina ha portato ad un incremento vertiginoso dei prezzi del carburante, della luce e del gas. Per questo, il Governo ha emanato il Decreto taglia prezzi, con diverse misure pensate per contrastare gli effetti economici della guerra in Ucraina.

Tra le misure, annoveriamo la riduzione sulla benzina di 25 centesimi al litro, per un periodo di 30 giorni, che terminerà a fine aprile.
Nonostante ciò, i prezzi del carburante rimangono piuttosto alti, con gravi danni per i consumatori.

L’Aie ha stilato una proposta che va a ridurre la domanda del carburante. Vediamo allora nello specifico.

Smart working caro benzina: il problema dei consumi quotidiani

L’Aie (Agenzia Internazionale dell’Energia) ha proposto alcune misure per migliorare l’uso dell’automobile nelle grandi città, puntando alla riduzione della domanda di carburante.
Tra le proposte, troviamo il rafforzamento dello smart working, così da utilizzare in misura minore l’automobile e ridurre la dipendenza delle economie avanzate dal petrolio.

L’Aie ha detto:

“Un altro modo per aiutare a bilanciare il mercato e ridurre gli alti prezzi del petrolio è quello di ridurre la domanda”.

Lo scopo è quello di tagliare, nel minor tempo possibile, la nostra dipendenza verso il gas russo, partendo dalle azioni dei cittadini e dei governi, soprattutto a fronte di un consumo di 2,7 milioni di barili al giorno.

Alcuni cambiamenti e restrizioni, legati all’utilizzo della macchina, potrebbero portare al risparmio di due milioni di barili al giorno. Ricorrere, invece, allo smart working e, quindi, limitare i viaggi quotidiani di milioni di lavoratori, potrebbe portare alla riduzione di 700mila barili al giorno.

Smart working caro benzina: la proposta nel dettaglio

smart working caro benzinaLa proposta dell’Aie prevede di adottare lo smart working per tre giorni a settimana: ciò permetterebbe un risparmio di oltre 400mila barili al giorno.

Per le aziende, invece, l’agenzia raccomanda di evitare (o comunque limitare) i viaggi d’affari, quando è possibile e di svolgere queste attività lavorative, in maniera alternativa: ciò porterebbe ad un risparmio di 300mila barili al giorno.

Infine, si raccomanda l’utilizzo dei treni notturni ad alta velocità, al posto degli aerei, così da ridurre i consumi di 100mila barili al giorno.

Com’è la situazione dello smart working nelle aziende

Dopo la pandemia e il lavoro agile “obbligato”, specialmente nei mesi del lockdown, molti lavoratori stanno spingendo, ancora oggi, per alternare smart working e lavoro in presenza.
Secondo un’indagine del centro ricerche Aidp, il 58% delle aziende ha dichiarato di “trovarsi in difficoltà” ad assumere nuovi dipendenti o a trattenerli, se non viene garantito il lavoro agile.

La prospettiva per il futuro è quella di un lavoro ibrido, tra modalità in presenza e da remoto. Il 38% delle aziende ha affermato che, anche dopo il 30 giugno, i dipendenti potranno lavorare da casa almeno 2 giorni a settimana. Mentre, il 14% delle aziende ha dichiarato che i dipendenti potranno lavorare da casa un giorno a settimana.

Negli altri casi, si va dai 3 ai 5 giorni di lavoro da casa, fino ad arrivare ad un giorno al mese in presenza.

La Presidente nazionale Aidp, Matilde Marandola, ha affermato che:

“La modalità di lavoro smart è ormai entrata nel nostro nuovo DNA lavorativo e i dati della nostra indagine lo certificano in modo inequivocabile. Il punto oggi non è più rispondere alla domanda sulla necessità o meno dello smart working ma capire, e in qualche modo prefigurare, un autentico modello di lavoro smart e definire un nuovo equilibrio tra le diverse modalità di lavoro”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it