Un nuovo emendamento inserito nel Decreto Fiscale consentirebbe di finanziare questa indennità “speciale” ritagliata su misura per gli amministratori locali.


Per i Sindaci un’indennità mensile fino a 1500 euro netti? Nell’incontro ai vertici di Governo di ieri sembra essere arrivata l’intesa sulla misura.

Ecco di cosa si tratterebbe nello specifico.

Sindaci: indennità mensile fino a 1500 euro netti?

Il via alla richiesta portata avanti da Ali (ex Legautonomie) e Anci per un’«indennità di dignità» degli amministratori dei piccoli enti è la ciliegina sulla torta dell’intesa di fondo raggiunta ieri sulla manovra nell’incontro a Palazzo Chigi fra il premier Conte e i sindaci.

Lo scopo è quello di ridare dignità agli amministratori locali, attraverso la corresponsione di indennità adeguate e più in generale con il riordino del loro status complessivo, per consentire una migliore gestione dei servizi sui territori.

Ad oggi l’indennità per i sindaci dei piccoli comuni è di 1.000 euro, ma questo progetto ha lo scopo di ritoccare questo emolumento fino a raggiungere i 1.500 euro netti.

Una situazione che teoricamente potrebbe aiutare i Sindaci dei Piccoli Comuni, che in Italia rappresentano il 54% del territorio nazionale, 10 milioni di cittadini nelle aree più difficili del nostro Paese e oltre 160.000 kmq di territorio nazionale.

La soddisfazione dell’ANCI

“Durante la riunione di una delegazione di sindaci, guidata dal presidente dell’Anci Antonio Decaro, con il presidente Conte e con il ministro dell’Economia Gualtieri sulla manovra, abbiamo affrontato e ottenuto rassicurazioni anche riguardo alle indennità dei sindaci che guidano i piccoli Comuni.

Indennità davvero irrisorie, in molti casi minori per entità del reddito di cittadinanza. E che evidentemente non ripaga, ma che quasi offende la dignità, di sindaci garanti davanti alle loro pur piccole comunità di responsabilità molto serie e gravose. 

Un esempio, proprio di queste ore, è l’ondata di maltempo che ha travolto il Nord e la Liguria in particolare. Un altro esempio che si ripete da tempo è la difficoltà di trovare candidati alle elezioni proprio nei Comuni più piccoli.

Circostanza, questa, che espone a un rischio la democrazia stessa. Avere ottenuto la disponibilità economica, già nella legge di bilancio, per innalzare le indennità di questi sindaci valorosi è una grande vittoria che abbiamo conseguito”.

E’ quanto dichiarano Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci e Massimo Castelli, coordinatore della Consulta dei piccoli Comuni della Associazione.

Un’iniziativa fortemente voluta

La richiesta era stata portata avanti anche da ALI (Associazione Autonomie Locali) con Matteo Ricci, Presidente dell’associazione, che aveva dichiarato:

“Oggi i sindaci hanno massime responsabilita’ a fronte di minime indennita’, lavorano anche H24, piu’ di chi sta in Parlamento o nei consigli regionali, e va data una risposta a questo impegno carico di responsabilita. 

La nostra proposta di legge prevede che i sindaci non possono prendere meno di 1.500 euro netti in busta paga, e un’indennita’ per i Presidenti di Provincia, che devono prendere come il sindaco del comune capoluogo.

Stiamo portando avanti questa battaglia fondamentale perche’ non e’ degno per un amministratore fare il sindaco di un piccolo comune con stipendi che non ti consentono di farlo, come non e’ degno per un amministratore fare il Presidente della Provincia senza indennita’.

Dobbiamo ridare dignita’ a figure istituzionali cosi’ importanti, e’ una questione politica ma anche culturale”.