Alla fine lo Sciopero dei Dipendenti Pubblici è arrivato: ma è stato un flop oppure le adesioni ci sono effettivamente state? Scopriamolo. La Funzione Pubblica ha presentato dei numeri ma i sindacati non sembrano d’accordo.
Il motivo dello Sciopero, come sappiamo, è quello del braccio di ferro sul rinnovo del contratto degli Statali. Una motivazione che, alla vigilia, sembrava dover portare a un tasso di adesione particolarmente alto.
Invece, i numeri delle adesioni registrate (quantomeno dalla Funzione Pubblica) ieri mostrano dei dati di adesioni differenti rispetto alle previsioni.
Lo Sciopero dei Dipendenti Pubblici è stato un flop?
Ricordiamo che lo sciopero era stato indetto per la giornata di ieri, 9 Dicembre: ed oggi così possiamo registrare il dato effettivo delle adesioni.
A presentare i numeri è stata la Funzione Pubblica, che ha esibito i dati di astensione dal lavoro nella giornata di ieri.
Si tratta di cifre provvisorie, ma quelle definitive non dovrebbero discostarsi di molto. Secondo fonti governative, allo sciopero del pubblico impiego proclamato ieri dalle organizzazioni di categoria che fanno capo a Cgil, Cisl e Uil, avrebbe aderito una percentuale bassissima in termini assoluti.
La Funzione Pubblica, nello specifico, evidenzia un’astensione di poco superiore al 4%. Si tratta di 21 mila lavoratori su 606 mila rappresentati dalle amministrazioni che hanno comunicato i dati tramite procedura Gepas.
Un numero piuttosto inferiore rispetto ai dati di adesione dell’ultimo sciopero del Pubblico Impiego del 2008, quando si assentarono dal lavoro il 13% degli statali.
Guerra dei numeri con i Sindacati
I sindacati, tuttavia, storcono il naso.
Infatti, per il momento, hanno scelto di non dare proprie percentuali, pur parlando di «adesione alta».
A fare una dichiarazione ai giornali è stata, tra i tanti leader sindacali, la segretaria Regionale della CISL in Campania, Doriana Buonavita:
“Troppo facile sparare contro questo sciopero bisogna smetterla con il cliché dipendenti pubblici uguale fannulloni, basta pensare a quanto accade oggi nella sanità. La nostra protesta non mira solo al rinnovo contrattuale ma anche alla riorganizzazione del comparto, colpito da continui tagli lineari”.
E le iniziative dei Sindacati, di questo passo, potrebbero continuare.
Il malumore, infatti, continua a serpeggiare e crediamo che a questo conflitto non sia ancora stata scritta la parola fine.
E la trattativa e la “guerra” sul rinnovo contrattuale, in particolare, sembra solamente all’inizio.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Inopportuno farlo