rivalutazione-pensioni-assegniUna rivalutazione delle pensioni da tre a cinque volte il minimo è data per possibile: ecco cosa rientrerebbe negli attuali piani del Governo.


Rivalutazione sulle pensioni: gli assegni come potrebbero cambiare?

Il governo, almeno per quanto riguarda i ministri presenti all’ultimo incontro, sarebbe intenzionato a non introdurre modifiche in corsa su Quota 100.

Però promette un’ampia riconsiderazione su tutto l’ambito: infatti si va verso una rivalutazione piena sugli assegni delle pensioni.

Rivalutazione sulle pensioni: gli assegni come cambieranno?

Ma attenzione: quali saranno le pensioni toccate dalla rivalutazione?

Con la rivalutazione piena al 100 per cento andranno a cambiare tutti gli importi che vanno dai 1522 euro lordi a i 2030 lordi. Cioè da tre a cinque volte il minimo.

Con i “ritocchi” del precedente governo per le pensioni superiori a 3 volte il minimo e inferiori a 4 la rivalutazione sarà del 97%, del 77% per gli importi tra 4 e 5 volte il minimo, del 52% tra 5 volte e 6 volte il minimo, del 47% oltre 6 volte, del 45 oltre 8 volte e solo del 40% oltre 9 volte il minimo.

Landini apprezza gli sforzi

“Abbiamo detto che nel 2020 è utile che quota 100 rimanga così – ha spiegato Landini – e su questo c’è stato l’impegno di aprire un confronto per arrivare a una revisione della riforma Fornero. C’è il problema della pensione di garanzia dei giovani, di riconoscere le differenze di genere, dei lavori gravosi, della separazione tra previdenza e assistenza.

L’impegno che hanno preso è che si può aprire un confronto sull’insieme di questa materia da concludersi entro aprile 2020. Non è un risultato ma lo consideriamo un punto importante”.