Le spese versate per il riscatto del periodo della laurea possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi, ma come? Ecco cosa fare.


Nella dichiarazione dei redditi 2024, in riferimento al periodo d’imposta 2023, è possibile beneficiare della detrazione dei contributi versati per il riscatto della laurea.

Come sappiamo, il riscatto della laurea è il versamento all’Inps di un importo destinato ai contributi relativi agli anni di studio universitario, trattandoli come se fossero anni impiegati nell’attività lavorativa.

Vediamo allora come inserirli nella dichiarazione dei redditi.

Riscatto laurea nella dichiarazione dei redditi: cosa sapere

Nel Modello 730/2024, è possibile detrarre o dedurre i contributi (sia quelli di natura previdenziale che quelli di natura assistenziale) versati per il riscatto della laurea, sia per sé stessi che per i familiari a carico.

Il riscatto della laurea, come sappiamo può aumentare l’importo dell’assegno pensionistico e può anche anticipare l’entrata per la pensione, in misura pari al numero degli anni riscattati.
I corsi di studio che possono essere riscattati sono:

  • Lauree triennali e lauree a ciclo unico (comprese le quadriennali del vecchio ordinamento);
  • Lauree specialistiche;
  • Diplomi universitari;
  • Dottorati di ricerca;
  • Titoli di studio all’estero;
  • Titoli di studio conseguiti presso istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale.

Non sono riscattabili, invece, i master universitari e gli anni fuoricorso (saranno validi, infatti, solamente i periodi di durata legale del corso).

riscatto laurea dichiarazione dei redditiRiscatto laurea nella dichiarazione dei redditi: come fare

I contributi versati per il riscatto della laurea dovranno essere indicati nel Quadro E del Modello 730 2024, nei righi che vanno da E8 a E10 oppure al rigo E21.
La compilazione, infatti, si differenzia tra la deduzione della propria laurea o la deduzione della laurea di soggetti familiari a carico.

Nel caso in cui sia il riscatto della propria laurea, bisognerà inserire i dati nel rigo E21. L’importo deve comprendere le erogazioni indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica col codice onere 32.

Per la detrazione relativa ai familiari a carico, vanno utilizzati i righi da E8 a E10 e il codice di riferimento è il 32, per la sezione “Spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico”.

È importante ricordare che dalle dichiarazioni del 2021, la detrazione per i contributi della laurea di familiari a carico può essere fatta esclusivamente se i pagamenti sono stati effettuati con modalità tracciabili, come versamenti postali e bancari.

Infatti, può essere richiesta prova della tracciabilità mediante documentazione, come: bollettini postali, MAV, copia cartacea delle ricevute, etc.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it