Risorse rinnovo contratto pubblico impiego risorseCon l’avvicinarsi di settembre, ritorna il tema del rinnovo del contratto del pubblico impiego, ma rimane la discriminante delle risorse: ecco nel dettaglio.


Siamo agli sgoccioli del mese di agosto e tra pochi giorni la politica ritornerà a lavorare a pieno regime.
Una delle questioni più urgenti è sicuramente il rinnovo del contratto per il pubblico impiego, in riferimento al triennio 2022/2024.

Sul tema è intervenuto anche il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, che ha affermato che si punta ad un accordo già nel 2024. Il problema, però, è il reperimento delle risorse.

Ecco cosa sappiamo.

Risorse rinnovo contratto pubblico impiego: l’intervento del Ministro Zangrillo

In merito al rinnovo del contratto degli statali, il Ministro Zangrillo ha rilasciato un’intervista a PaMagazine.

Il Ministro ha specificato che la Nota di aggiornamento al Def del mese di settembre sarà essenziale per il rinnovo del contratto. In quell’occasione, saranno indicate le risorse a disposizione per procedere con l’aumento di stipendio per i dipendenti pubblici.

Il problema, però, sta nel reperire quelle risorse necessarie: una questione spinosa, che non riguarda solo l’eventuale aumento di stipendio per i dipendenti pubblici, ma anche altre questioni, legate alla Legge di Bilancio 2024.

Risorse rinnovo contratto pubblico impiego risorseRisorse rinnovo contratto pubblico impiego: alcune ipotesi possibili

Il contratto dei dipendenti pubblici è scaduto il 31 dicembre 2021. Quello precedente, relativo al triennio 2019/2021, è stato sottoscritto solo alcuni mesi fa.

Lo scorso autunno, infatti, circa 2,2 milioni di dipendenti degli enti locali e del comparto sanità hanno firmato il contratto, mentre, i lavoratori del comparto scuola hanno raggiunto un accordo per quanto riguarda la parte economica.

Ci sono stati anche i rinnovi per i lavoratori della ricerca sanitaria, istruzione e ricerca ed è stato avviato un confronto sulla dirigenza delle funzioni locali.

L’obiettivo, ora, è il contratto 2022-2024 su cui, secondo il Ministro Zangrillo, si potrebbe trovare un accordo già da prossimo anno.

Tutto dipenderà dal NADEF, il documento che il Governo italiano presenta alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno, per aggiornare le previsioni economiche e finanziarie del DEF.
Dal DEF, però, la situazione non sembra delle più rosee, perciò si spera in un miglioramento entro il 27 settembre, in modo da raggiungere gli obiettivi che sono stati prefissati.

Le risorse del Governo potrebbero essere limitate, a causa del taglio al cuneo fiscale, il rinnovo del bonus bollette e le pensioni.
Un’alternativa potrebbe essere un bis di quello che è successo nella scorsa Legge di Bilancio, con un aumento parziale e una tantum, pari all’1,5% dello stipendio lordo per tutte le tredicesime.

Ad oggi il Ministro Zangrillo ha ribadito che l’impegno del Governo è quello di “reperire le risorse per avviare i rinnovi già dal prossimo anno”. Ma dovremo aspettare l’approvazione del NADEF per saperne di più.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it