I negoziati per il rinnovo del contratto dei dipendenti degli enti locali riprendono a pieno ritmo, con Aran e sindacati al tavolo delle trattative: ecco gli ultimi aggiornamenti sull’aumento degli stipendi.


Tuttavia, senza la partecipazione di CGIL e UIL, l’accordo resta incerto, poiché i sindacati confederali giudicano ancora insufficienti le risorse previste. Al momento solo la CISL, come fatto, con il rinnovo del contratto delle Funzioni Centrali, si mostra conciliante.

Scopriamo dunque quali sono le ultime novità: l’ultima proposta di Aran, l’agenzia governativa responsabile dei negoziati, prevede di destinare il 94% dei fondi disponibili agli aumenti salariali.

Rinnovo contratto Enti Locali, ultimi aggiornamenti su aumento stipendi

In dettaglio, gli incrementi medi variano a seconda del ruolo.

Per gli operatori di base, che rappresentano il primo livello di accesso nella struttura comunale, è previsto un aumento mensile lordo di 111,45 euro. Questi lavoratori, impegnati principalmente nelle mansioni operative quotidiane, beneficeranno di un incremento mirato a riconoscere il valore del loro contributo fondamentale al funzionamento dell’ente. Gli operatori esperti, ossia coloro che svolgono compiti più specializzati e con maggiore autonomia, riceveranno invece 116,03 euro, un importo che riflette l’esperienza e le competenze sviluppate in anni di servizio.

Per gli istruttori, figure che hanno responsabilità tecniche e gestionali più complesse, l’incremento proposto sale a 130,41 euro. Questo livello di remunerazione aggiuntiva intende compensare il grado di preparazione e le competenze specifiche che queste posizioni richiedono per la gestione e il coordinamento di attività interne.

Infine, ai funzionari e alle qualifiche più elevate, che svolgono funzioni di supervisione, pianificazione e controllo, spetterebbe un aumento di 141,5 euro, un riconoscimento della responsabilità aggiuntiva che ricade su questi profili nel garantire il corretto svolgimento delle attività comunali.

Oltre a queste cifre, resterebbero circa 8 euro disponibili per coprire eventuali costi legati a modifiche contrattuali che comportano spese aggiuntive, soprattutto nel campo delle normative che regolano i diritti e i doveri dei dipendenti comunali. La distribuzione di questi fondi, seppur limitata, potrebbe andare a beneficio di specifiche necessità contrattuali, sostenendo aspetti operativi non strettamente legati agli aumenti salariali.

A questi aumenti si aggiunge anche uno stanziamento previsto dalla manovra finanziaria, che offre un incremento dello 0,22% per rifinanziare i fondi della contrattazione integrativa. Questo piccolo ma significativo contributo è stato già introdotto per il personale delle Funzioni centrali e si rivela un tentativo di potenziare le risorse contrattuali, migliorando così ulteriormente le condizioni salariali anche per il personale degli enti locali.

Prossimi step

Il prossimo tavolo è stato fissato per il 2 dicembre. Ovviamente fino ad allora ci sarà maggior tempo per sistemare altri dettagli da parte dell’Aran e per presentare nuove proposte da parte dei sindacati.

Ma con CGIL e UIL che continuano a fare muro la situazione potrebbe complicarsi: bisogna vedere se anche in questo caso solo la CISL e gli altri sindacati favorevoli riusciranno alla fine ad ottenere la maggioranza assoluta.

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