rinnovo-contratto-enti-locali-2022-consiglio-ministriSi riesce finalmente a chiudere entro questo 2022 il tanto agognato CCNL: anche dal Consiglio dei Ministri arriva l’approvazione sul rinnovo del contratto degli enti locali.


Nell’ultimo Consiglio dei Ministri presediuto dal premier uscente Mario Draghi arriva il via libera definitivo al nuovo contratto collettivo nazionale, per la vigenza 2019-2021, del comparto Funzioni locali.

Il Governo Draghi taglia così un ulteriore significativo traguardo nel percorso di rilancio dei rinnovi contrattuali, avviato il 10 marzo 2021 a Palazzo Chigi con la firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale.

L’ok del CdM segue di qualche giorno quello del MEF, che aveva “scongelato” il rinnovo dopo alcuni dubbi preliminari.

Adesso l’ultimo step che ancora manca è quello della certificazione da parte della Corte dei conti ma che dovrebbe rappresentare a questo punto una formalità. Infatti ormai nulla potrà bloccare nuovamente il contratto e dovrebbero passare al massimo 30 giorni di tempo per la sua applicazione.

Ecco tutti i dettagli del nuovo CCNL, praticamente definitivo.

Rinnovo Contratto Enti Locali 2022: Consiglio dei Ministri approva

Il rinnovo riguarda circa 430mila dipendenti di Regioni, Province, Comuni. Ricordiamo che il nuovo contratto ha vigenza per le annualità 2019-2021, seppur rinnovato quest’anno, nel 2022.

Riassumiamo qui di seguito, in maniera sintetica, tutte le novità, allegando al termine il testo della pre-intesa, ormai sempre più definitiva.

Incrementi stipendiali: calcolo degli aumenti “lordi”

In media (parliamo di aumenti “lordi”) si prevede un incremento retributivo medio pari a euro 100,27 mensili per tredici mensilità.

Con tutte le risorse aggiuntive l’incremento mensile, sempre al lordo, può raggiungere i 117,53 euro.

Per controllare tutte le tabelle degli incrementi stipendiali lordi potete leggere questo approfondimento.

Arretrati in busta paga

Sulle tempistiche di erogazione degli arretrati in busta paga influiva il parere del MEF, che aveva sollevato nelle scorse settimane alcune obiezioni al testo della pre-intesa.

Dopo l’approvazione anche del Ministero la tempistica che possiamo definire quasi per certa è che arrivino nelle buste paga di dipendenti comunali e di altri enti locali nel mese di dicembre 2022.

Si ricorda che gli arretrati medi sono pari a circa 1.727,63 euro. Pertanto le somme da assegnare al comparto degli enti locali vanno da 1.565 a 2.900 euro a seconda della posizione economica e del calendario.

Nuove indennità per i turnisti

Un’importante novità riguarda la disciplina per il personale turnista.

Al fine di compensare interamente il disagio derivante dalla particolare articolazione dell’orario di lavoro, al personale turnista è corrisposta una nuova indennità.

Si ricorda che le prestazioni lavorative svolte in turnazione, ai fini della corresponsione della relativa indennità, devono essere distribuite nell’arco di un mese, sulla base della programmazione adottata, in modo da attuare una distribuzione equilibrata ed avvicendata dei turni effettuati in orario antimeridiano, pomeridiano e, se previsto, notturno, in relazione all’articolazione adottata dall’ente.

Differenziali stipendiali

È stato delineato, inoltre, un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali stipendiali”, ossia incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti.

Classificazione del personale e nuova sezione “professioni ordinistiche”

È stata operata una revisione del sistema di classificazione del personale adeguandolo alle peculiari esigenze organizzative e gestionali degli enti.

A completamento, è stata prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione, aumentandone la rilevanza.

Nell’ipotesi è stata anche individuata una soluzione classificatoria per il personale della Sezione educativa e scolastica, e ulteriormente specificata la disciplina della sezione della Polizia locale, rivedendo il regime di alcune indennità.

Istituita, infine, una nuova Sezione per le professioni ordinistiche nella quale viene ricompreso il personale le cui mansioni richiedono obbligatoriamente l’iscrizione a Ordini professionali.

Modifiche alla tipologia di lavoro a distanza

Infine, disciplinato, come era già avvenuto per le Funzioni centrali, anche il lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.

Il testo della pre-intesa

Qui di seguito trovate il testo completo dell’ipotesi di accordo.

Lo stato della contrattazione “pubblica”

Chiudiamo con una panoramica sui rinnovi contrattuali nel pubblico impiego.

Il contratto del comparto Funzioni locali è il terzo, dopo quello delle Funzioni centrali e della Sanità, ad essere stato concluso all’Aran e approvato in via definitiva dal Cdm.

Il prossimo rinnovo riguarderà il personale dell’Istruzione e della ricerca, per cui sono in corso le trattative.

Al Dipartimento della Funzione pubblica sono stati, invece, sottoscritti nell’ultimo anno gli accordi per il comparto Sicurezza e Difesa, per i Vigili del Fuoco, per la carriera prefettizia e, da ultimo, per la carriera diplomatica.

 


Fonte: articolo di Simone Bellitto