Rinnovo Contratti Statali 2021: disponibili gli ultimi aggiornamenti in merito alle progressioni economiche dopo la riunione tra ARAN e Sindacati del 3 Novembre.
Nell’ultima riunione tra ARAN e sindacati del 3 Novembre, infatti, spuntano novità in merito alle progressioni economiche e nuove cifre, ritoccate al rialzo, sulle somme dedicate agli aumenti stipendiali.
In apertura dell’incontro del tavolo di trattativa per il rinnovo contrattuale 2019/2021 del Comparto delle Funzioni Centrali, il presidente dell’Aran ha evidenziato le risorse che, nel disegno di legge di bilancio presentato nei giorni scorsi dal governo, sono ipotizzate a sostegno del buon esito del negoziato, in coerenza con gli impegni assunti dal presidente del consiglio e dal ministro della PA con i segretari generali di CGIL CISL UIL con il Patto per il lavoro pubblico e la coesione sociale del 10 marzo scorso.
Poi nello specifico ha espresso ai sindacati la nuova proposta riguardante le progressioni economiche.
Rinnovo Contratti Statali 2021: la nuova proposta ARAN per le progressioni economiche
Nella nuova proposta economica dell’ARAN si tiene conto delle differenze retributive oggi maturabili per effetto delle Progressioni Economiche Orizzontali, nei vecchi comparti dei ministeri e delle agenzie fiscali, nella definizione dei valori economici dei cosiddetti “differenziali stipendiali” acquisibili con le nuove procedure di progressioni economiche nelle aree.
La nuova proposta conferma la previsione di:
- 6 differenziali acquisibili nelle nuove aree “Assistenti” e “Funzionari” (che sostituiscono le attuali seconde e terze, ovvero B e C)
- e 3 differenziali nella nuova area degli “Operatori” (che sostituisce la prima, ovvero l’area A).
I rispettivi valori economici dei singoli differenziali stipendiali per Aran diventerebbero di circa 1.697, 952 e 481 euro rispettivamente nelle aree “Funzionari”, “Assistenti” e “Operatori”. Valori ritoccati al rialzo rispetto a quelli presenti nelle ultime bozze.
Allo stesso modo, anche il valore stipendiale tabellare di area si incrementerà di un valore minimo comune alle indennità di amministrazione oggi esistenti, corrispondente ad una misura percentuale dell’indennità di ente degli Enti pubblici non economici.
Per tutte le lavoratrici e i lavoratori già in servizio al momento di entrata in vigore del CCNL l’intero valore economico in godimento, comprensivo di attuale stipendio tabellare e indennità di amministrazione/ente, sarà mantenuto nella somma delle voci stipendiali di tabellare di nuova area; indennità di amministrazione rideterminata per area (dopo le rivalutazioni di legge e a seguito del parziale conglobamento nel tabellare di area); differenziale stipendiale individuale (pari alla differenza tra quanto oggi in godimento – stipendio tabellare + indennità di amministrazione/ente meno il nuovo valore tabellare e la nuova indennità di amministrazione/ente).
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Piuttosto criptico e poco pragmaticamente esemplificativo in relazione al ”vecchio” CCNL ed adottando CCNL funzioni centrali – ministeri e altri.
Come sempre ci datele briciole noi siamo stanchi di non essere considerati anche noi dobbiamo vivere
Mesi e mesi di fesserie, ripensamenti, calcoli e ricalcoli, intanto gli aumenti ci salassano… dateci queste briciole di aumento e che sia finita.
e il bonus in busta di € 100 che fine fà con la revisione irpef? sento puzza di niente di fatto, sembra solo una partita di giro….presa