Ultimi giri di lancette, entro il mese di gennaio si potrebbe chiudere la trattativa dei rinnovi dei contratti di enti locali e sanità: in quali giornate si chiude la trattativa e quando potrebbe arrivare la fumata bianca? Scopriamolo.
Le trattative per il rinnovo dei contratti nel settore pubblico si avviano verso la fase conclusiva. Secondo quanto annunciato dal presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran), Antonio Naddeo, entro gennaio potrebbero arrivare le firme sui contratti per sanità ed enti locali.
Rinnovo contratti enti locali e sanità: quando si chiude la trattativa?
Gennaio 2025 si prospetta come un mese decisivo per migliaia di lavoratori del settore pubblico, che attendono da tempo il rinnovo dei loro contratti. La firma rappresenterebbe non solo un risultato significativo per la contrattazione collettiva, ma anche un passo importante per garantire migliori condizioni lavorative e una maggiore stabilità nel settore pubblico.
Sanità: due giorni decisivi a metà gennaio
Le negoziazioni per il rinnovo contrattuale del comparto sanità, che coinvolgono 680mila lavoratori del settore pubblico, entreranno nel vivo il 13 e 14 gennaio, con un incontro cruciale. Naddeo ha dichiarato che la recente discussione si è focalizzata su alcune proposte innovative dell’Aran, che hanno però incontrato la resistenza dei sindacati. Tra i nodi principali ci sono le modifiche riguardanti la gestione delle pause e della mensa, oltre alla regolamentazione delle attività professionali svolte fuori dalle strutture sanitarie.
“Su questi punti – ha spiegato Naddeo – l’Agenzia si è detta disponibile a modificare il testo per venire incontro alle richieste sindacali, dimostrando apertura e volontà di dialogo. Sono passi avanti importanti, che ci permettono di affrontare il prossimo incontro con l’obiettivo di chiudere la trattativa e procedere alla firma definitiva.”
Enti locali: incontro fissato per il 21 e 22 gennaio
Per quanto riguarda il contratto del personale degli enti locali, il tavolo negoziale è stato convocato per il 21 e 22 gennaio. Anche in questo caso, l’Aran punta a chiudere l’accordo, evitando ulteriori ritardi. Naddeo ha ribadito l’urgenza di concludere dopo sette mesi di confronto intenso. “Con le risorse finanziarie ormai definite, comprese quelle previste per il triennio 2025-2027, è necessario giungere alla firma. Tuttavia, questo dipende anche dalla volontà dei sindacati di dare continuità alla contrattazione,” ha sottolineato il presidente.
Funzioni centrali: firma prevista dopo le festività
Inoltre, per il comparto delle Funzioni centrali, le trattative sono nella fase finale del controllo procedurale. Naddeo ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità di concludere definitivamente poco dopo le festività natalizie.
Quale impatto avrà sui dipendenti la firma dei rinnovi contrattuali?
La firma dei rinnovi contrattuali avrà un impatto significativo sui dipendenti del settore pubblico, toccando diversi aspetti delle loro condizioni lavorative e retributive.
Sanità
Queste le misure allo stato attuale previste per il comparto della Sanità nazionale.
Incrementi per le indennità
Dal 1° gennaio 2024, è previsto un aumento lordo mensile di 5,22 euro per l’indennità di specificità infermieristica e di 2,95 euro per quella di tutela del malato, da riparametrare in base alle aree professionali. Dal 1° gennaio 2025, gli incrementi saliranno rispettivamente a 12,28 euro e 9,34 euro lordi mensili.
Gestione delle indennità
Aran ha proposto di destinare parte dell’incremento delle indennità professionali previsto dalla legge di bilancio 2025 al rinnovo contrattuale per il periodo 2025-2027. Tra le proposte, figura anche la non cumulabilità tra l’indennità di pronto soccorso e quella per particolari condizioni di lavoro previste dall’articolo 107 del CCNL vigente.
Sistema degli incarichi e progressioni
È stata avanzata la proposta di estendere al 31 dicembre 2026 la possibilità di progressioni in deroga tra le aree. Inoltre, è previsto che la contrattazione integrativa possa differenziare gli incrementi degli incarichi di base in base alla complessità delle strutture operative.
Pausa e diritto alla mensa
Un nuovo articolo riformula il diritto alla mensa: esso sarebbe garantito solo per chi lavora più di otto ore continuative. La pausa obbligatoria di 10 minuti potrebbe essere cumulata con il riposo continuativo di undici ore previsto dalla normativa.
Libera professione
È stato proposto di consentire l’esercizio della libera professione in aggiunta al normale orario settimanale di 36 ore, sfruttando una norma introdotta durante la pandemia e valida fino alla fine del 2025.
Enti locali
Anche in questo caso ecco qui di seguito il punto sullo stato attuale della trattativa.
Settimana lavorativa di quattro giorni
Tra le novità presentate dall’Aran figura l’idea sperimentale di una settimana lavorativa di quattro giorni. Questa proposta prevede una redistribuzione dell’orario settimanale senza riduzione delle ore lavorative complessive, accompagnata da una diminuzione di ferie e permessi. Secondo l’ARAN, tale misura potrebbe favorire una maggiore flessibilità organizzativa per gli enti locali, ma le rappresentanze sindacali hanno manifestato scetticismo.
Progressioni economiche interne
Un’altra proposta significativa riguarda le progressioni economiche interne. L’Aran ha suggerito di incrementare dal 3% al 5% il punteggio aggiuntivo riconosciuto ai dipendenti che non abbiano ottenuto avanzamenti salariali negli ultimi sei anni. Questo adeguamento mira a incentivare il riconoscimento delle competenze acquisite nel tempo, migliorando la valorizzazione professionale di coloro che rimangono più a lungo nello stesso ruolo.
Aperture al dialogo
Nonostante alcune divergenze, l’ultimo incontro tra Aran e sindacati ha portato a passi avanti su alcune richieste delle organizzazioni sindacali:
- Coperture assicurative: l’Aran ha accettato di includere tra gli ambiti di confronto sindacale i criteri per individuare e definire le coperture assicurative necessarie per tutelare i dipendenti in caso di infortuni o eventi imprevisti.
- Mansioni superiori: è stato ripristinato il confronto sui criteri per l’assegnazione delle mansioni superiori, una questione particolarmente rilevante per garantire equità e trasparenza nei percorsi di valorizzazione professionale.
- Orari multiperiodali: l’introduzione della possibilità di adottare orari multiperiodali rappresenta un’apertura significativa. Questa misura offre ai dipendenti la possibilità di modulare l’orario di lavoro in modo flessibile, favorendo la conciliazione tra vita privata e impegni lavorativi.