padigitaleE’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (GU 187 del 13 Agosto) la legge 7 agosto 2015 numero 124 che conferisce al Governo le deleghe per la Riforma delle Pubbliche Amministrazioni. Il provvedimento entrerà in vigore ufficialmente il prossimo 28 Agosto.

 

L’impegno, ha ricordato il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia, “è quello di concludere tutto entro l’anno”. Madia immagina quindi due blocchi di dlgs, “uno più rivolto all’esterno, con misure di semplificazione, e l’altro orientato all’interno, ovvero al pubblico impiego”. Detto ciò, precisa il ministro, un pacchetto di decreti potrà anche, ad esempio, essere diviso in due parti. Il ministro fa capire che tra i primi capitoli da affrontare ci sarà anche il riordino delle partecipate pubbliche.

 

Il provvedimento, com’è noto, attribuisce al Governo la facoltà di intervenire su diversi punti, ad iniziare dalla delega per attuare la carta per la cittadinanza digitale, la riduzione delle camere di commercio, la ridefinizione della conferenza dei servizi e del silenzio assenso, la riforma della dirigenza pubblica con l’introduzione del ruolo unico e l’addio alle fasce e ai segretari comunali.

 

Importanti modifiche anche sul lavoro pubblico che vedrà l’accentramento dei concorsi pubblici, la possibilità per le amministrazioni di definire obiettivi di contenimento delle assunzioni differenziati in base agli effettivi fabbisogni, il passaggio delle visite fiscali dalle Asl all’Inps. In arrivo anche una revisione dell’orario di servizio con la possibilità di ricorso a forme di lavoro flessibile accompagnata da una semplificazione delle norme in materia di valutazione dei dipendenti pubblici con il riconoscimento del merito e di premialità e da introduzione di nuove norme in materia di responsabilità disciplinare.

 

Nel provvedimento si conferma l’introduzione della staffetta generazionale a costo zero per lo stato (il dipendente potrà chiedere il part-time se vicino alla pensione ma dovrà pagarsi da solo il differenziale di contribuzione per la pensione piena).

 

A cambiare sarà anche la macchina organizzativa della Pa. Si comincia con il riordino delle Forze di Polizia e dei meccanismi di reclutamento e progressione di carriera per passare poi alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato il cui personale transiterà in un altro corpo di polizia (con il mantenimento però dell’unitarietà delle funzioni). Ampio restyling si profila anche per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

 

Via libera anche alla riorganizzazione, delle funzioni svolte dal Pra e dalla Motorizzazione che permetta il rilascio di un documento unico con sia i dati di proprietà sia di circolazione di auto, moto e rimorchi. C’è poi il Riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche con l’obiettivo di chiudere le partecipate in perdita strutturale, dei servizi pubblici locali e dei giudizi innanzi alla Corte dei Conti. L’esecutivo si attribuisce anche una delega per l’abrogare o modificare le disposizioni legislative, entrate in vigore dopo il 31 dicembre 2011 e fino alla data di entrata in vigore della Delega, che prevedono provvedimenti non legislativi di attuazione per semplificare il sistema normativo e i procedimenti amministrativi.