riforma-pa-2019-entra-in-vigoreLa Riforma PA 2019 entra in vigore oggi: la legge che introduce la novità, il provvedimento intitolato «Concretezza», è già in vigore.


L’obiettivo dichiarato è mettere fuori gioco i “furbetti del cartellino” con nuovi meccanismi di identificazione. Tra i quali controlli biometrici e videosorveglianza. Ecco cosa cambia nello specifico a partire da questa data.

“Felice di una legge che prevede la drastica riduzione dei tempi delle procedure concorsuali, nuove risorse in settori strategici della P.a, aiuti alle amministrazioni in affanno e un metodo di lotta contro l’assenteismo finalmente incisivo: fino ad oggi, di fatto, la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza, preveniamo il fenomeno. È finita l’epoca delle truffe”.

Lo dice il ministro della P.a, Giulia Bongiorno, all’ANSA, parlando dell’entrata in vigore della legge Concretezza.

Riforma PA 2019 entra in vigore

Il Ddl Concretezza aveva ricevuto l’ok definitivo dall’aula del Senato a metà giugno, con 135 sì, 104 no e tre astenuti. La norma prevede che venga istituito presso il Dipartimento della funzione pubblica il “Nucleo della Concretezza” per l’efficienza amministrativa. La task force avrà una funzione di supporto dell’attività delle pubbliche amministrazioni e Nucleo verificherà l’attuazione delle disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento della PA, individuando eventuali azioni correttive.

Previste anche misure per accelerare le assunzioni mirate e il ricambio generazionale nelle PA, nelle agenzie e negli enti pubblici non economici non economici. Presso il Dipartimento della funzione pubblica sarà istituito di un portale del reclutamento e con la possibilità di creare il fascicolo elettronico del candidato. Vengono introdotte, poi, modifiche in materia di composizione delle commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici, con l’istituzione di un Albo nazionale dei componenti delle commissioni.

Ecco il tweet pubblicato ieri da Giulia Bongiorno, ministro per la Pubblica amministrazione, in concomitanza con l’entrata in vigore del provvedimento.

Il regolamento attuativo sta per giungere

Le impronte digitali contro i ‘furbeti del cartellino’, sono previste nel nuovo regolamento, previsto dalla legge Concretezza, per i dipendenti pubblici. Non sarà più richiesto il badge per entrare in ufficio, ma si dovrà invece porgere il dito. L’impronta digitale identificherà il dipendente e marcherà così l’orario di servizio. Inoltre, a scanso di equivoci, la scena sarà ripresa da telecamere ad hoc.

Il regolamento attuativo, messo già a punto dal ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, sta per scattare: inviato proprio oggi al Garante della privacy.