riapertura-ottava-salvaguardia-esodatiIl Comitato 6.000 Esodati Esclusi ha emesso il Comunicato che riportiamo in calce con il quale chiede a Governo, Sindacati e forze politiche tutte per gli ultimi Esodati tuttora rimasti esclusi dal diritto alla pensione l’inserimento della riapertura dei termini dell’Ottava Salvaguardia nella Legge di Bilancio 2021.


A 2 anni esatti dalla promessa dell’allora Ministro del Lavoro Luigi Di Maio di sanare nella Legge di Bilancio 2019 la gravissima ingiustizia subita dagli ultimi Esodati rimasti esclusi dall’Ottava Salvaguardia – promessa poi ribadita e nuovamente disattesa a novembre 2019 per la Legge di Bilancio 2020 – riprendono gli incontri del Tavolo di Lavoro tra il Ministro del Lavoro Catalfo e le Organizzazioni Sindacali CGIL CISL e UIL in sospeso dallo scorso febbraio dopo i ripetuti rinvii dovuti alla pandemia.

Il Ministro Catalfo aveva dato disponibilità di esaminare il dramma irrisolto degli ultimi Esodati residui in uno specifico incontro con i Sindacati che però non è stato finora convocato, dando altresì l’incarico a INPS di procedere alla quantificazione della loro platea residua.

Richiesta di riapertura Ottava Salvaguardia per gli ultimi esodati ancora esclusi

Per sanare DEFINITIVAMENTE questa vergognosa ingiustizia e per garantire anche a questi ultimi Esodati il dovuto riconoscimento del diritto a pensione negato a causa delle incostituzionali discriminazioni in essa contenute, il Comitato 6.000 Esodati Esclusi che li rappresenta ribadisce che l’unico provvedimento UTILE e EQUO è la riapertura dei termini dell’Ottava Salvaguardia per gli Esodati che maturano il “requisito previdenziale” entro il 31/12/2021.

Tale provvedimento esprime le richieste sempre portate avanti in questi anni e sostenute anche alle Organizzazioni Sindacali con le quali c’è piena condivisione.

Nessun’altra soluzione si volesse ipotizzare può rispondere ai principi costituzionali di uguaglianza dei cittadini di fronte alla Legge, in quanto anche agli ultimi Esodati spetta per equità lo stesso trattamento riservato agli altri Esodati già salvaguardati in precedenza.

Il testo della sanatoria che rispecchia quando richiesto dagli Esodati è stato ripetutamente presentato come Emendamento dal Sen. Nannicini (PD) e più volte reiterata anche dagli Onn. Fassina (LeU), Gribaudo (PD),  Rizzetto (FdI) e Bergamini (FI) in occasione della LdB 2020, del Decreto Milleproroghe 2020 e del Decreto Rilancio. Emendamenti finora sempre respinti nonostante le sostanziose risorse stanziate in quelle sedi per le più svariate categorie di lavoratori in difficoltà.

Sanatoria nella Legge di Bilancio 2021

Gli Esodati chiedono dunque che tale sanatoria sia inserita direttamente dal Governo nella Legge di Bilancio 2021. La “lotteria” delle scorse Leggi di Bilancio ha già ripetutamente messo da parte gli Esodati, quindi questa sarebbe la QUARTA Legge di Bilancio nella quale gli Esodati, essendo una platea esigua e, in quanto tale, colpevolmente accantonabile, non vogliono rischiare di essere nuovamente ignorati.

Gli ultimi Esodati residui non chiedono un “anticipo pensionistico”: anzi buona parte di essi sono rimasti  esclusi per pochi giorni o pochi mesi dall’Ottava Salvaguardia e sono stati a tutt’oggi già defraudati chi di 3 anni, chi di 2 anni, chi di 1 anno almeno di trattamento pensionistico e si avviano a perderne uno ulteriore in attesa che l’attuale Governo vi ponga finalmente rimedio.

Sarebbe un ulteriore inconcepibile e scandaloso torto inflitto a una categoria già così tanto massacrata.

Mentre si pensa a agevolare il raggiungimento della pensione per varie categorie di lavoratori anche meno che sessantenni, si pensa di non creare “nuovi esodati” al termine di Quota 100 e il termine “esodato” è ormai diventato un nome comune e viene applicato alle più disparate categorie – dai commercianti ai giornalisti, dai lavoratori del turismo, ai precari, ai disoccupati causa Covid e alla fin fine persino ai calciatori! – che nulla hanno a che vedere con la reale categoria degli Esodati ante Fornero ben definita per legge, i veri Esodati ridotti allo stremo nell’indigenza assoluta ormai da troppi anni attendono ancora che venga loro riconosciuto il diritto alla Salvaguardia.

La situazione degli ultimi Esodati esclusi

La situazione degli ultimi Esodati esclusi era già di estrema drammaticità prima dell’emergenza Covid, ed è ora ancora più tragica e insostenibile a livello sia sanitario che economico, essendo questi ex lavoratori da più di 8 anni senza alcun reddito e ora anche nella fascia dei cittadini più a rischio per questa nuova patologia in quanto tutti ampiamente over 60.

Numerose volte esponenti governativi tra i quali lo stesso Presidente del Consiglio Conte e il Ministro Gualtieri hanno dichiarato che “nessuno resterà solo e abbandonato o verrà lasciato indietro”.

Gli ultimi Esodati Esclusi sono soli ed abbandonati dallo Stato, non da pochi mesi, ma ormai da anni!

Sono stati doverosamente stanziati Miliardi per sostegni al reddito per categorie di lavoratori e cittadini penalizzati dall’epidemia, però brilla finora per la sua assenza la categoria degli ultimi Esodati privati della dovuta pensione. E’ certamente meritorio provvedere a salvare cittadini pesantemente danneggiati e quindi, a maggior ragione in questa tragica circostanza, ci aspettiamo che si renda GIUSTIZIA, fra i PRIMI, a questi CITTADINI ormai allo stremo!

Il Comitato 6.000 Esodati Esclusi che li rappresenta rivolge un forte appello al Ministro Catalfo e al Governo tutto affinché onorino le promesse fatte e provvedano finalmente a porre rimedio con la massima urgenza a questo dramma riconoscendo il diritto alla Salvaguardia a quest’ultimo sparuto drappello di lavoratori che sembra siano gli unici italiani il cui grido di dolore non ha finora meritato neppure in questo frangente di essere ascoltato.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it