“Concordo pienamente con Decaro. In questa fase ai sindaci si attribuiscono tante responsabilità, anche quelle che non sono loro. In una situazione in cui le istituzioni sono deboli il sindaco c’è, è visibile, è in prima linea e quindi viene sempre individuato come responsabile”: lo ha detto il sindaco di Genova, Marco Doria, commentando le parole del sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro sulla necessità di “mitigare” le responsabilità dei sindaci.
Per Doria, che non è voluto entrare nel merito della condanna del suo predecessore Marta Vincenzi per i fatti legati all’alluvione del 2011, “non si tratta solo di un problema di norme ma anche di cultura. Bisogna creare un clima di maggiore credibilità nelle istituzioni nel loro complesso e anche diffondere un po’ di cultura civica, perché le responsabilità sono specifiche”.
Il sindaco quale ufficiale del Governo adotta, con atto motivato e previa comunicazione al prefetto, provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Se l’ordinanza è rivolta a persone determinate e queste non ottemperano all’ordine impartito, il sindaco può provvedere d’ufficio a spese degli interessati, senza pregiudizio dell’azione penale per i reati in cui siano incorsi.
Con tali provvedimenti, in casi di emergenza connessi con il traffico o con l’inquinamento atmosferico o acustico, ovvero quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità dell’utenza o per motivi di sicurezza urbana, il sindaco può anche modificare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio.
Il sindaco segnala alle competenti autorità, giudiziaria o di pubblica sicurezza, la condizione irregolare dello straniero o del cittadino appartenente ad uno stato membro dell’Unione europea, per la eventuale adozione di provvedimenti di espulsione o di allontanamento dal territorio dello Stato.
Nell’ambito delle suddette funzioni, il prefetto può disporre ispezioni per accertare il regolare funzionamento delle stesse. In caso d’inerzia del sindaco o del suo delegato nell’esercizio delle medesime funzioni, il prefetto può intervenire con proprio provvedimento.