Il decreto, firmato dal ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il ministro delle finanze, è stato pubblicato nei giorni scorsi, ma gli uffici regionali si sono già attivati per trasferire le domande
Sono 26,5 i milioni di euro assegnati alla Toscana con il decreto interministeriale che ripartisce tra le Regioni le risorse per la cassa integrazione in deroga e la mobilità. Il decreto, firmato dal ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il ministro delle finanze, è stato pubblicato nei giorni scorsi, ma gli uffici regionali si sono già attivati per trasferire le domande, con la documentazione necessaria, all’Inps, perché quest’ultima provveda ai pagamenti delle indennità in tempi rapidi.
“Il decreto – sottolinea l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini – è un risultato raggiunto anche grazie alla forte pressione esercitata dalle Regioni sul Governo. Le risorse che attiva consentiranno di attenuare il grave disagio che migliaia di lavoratori hanno subito a causa dei forti ritardi nei trasferimenti. Con queste risorse – aggiunge l’assessore – sarà possibile arrivare a coprire sino alla prima settimana di febbraio e mettere in pagamento 2077 richieste di ammortizzatori sociali in deroga (2038 domande di cassa integrazione e 39 di mobilità), che coinvolgono un totale di quasi 9500 lavoratori”.
“È però necessario – aggiunge Simoncini – che il Governo dia rapidamente corso agli altri impegni preannunciatici dal ministro Poletti, relativi al rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga per tutto il 2014. Ancor più necessario ed inderogabile che si arrivi al superamento degli ammortizzatori in deroga verso una copertura universalistica per tutti i lavoratori indipendentemente dal numero di addetti della loro azienda, come previsto tra l’altro nel Job act in discussione al Senato.
Deve cessare una volta per tutta la vergogna di lavoratori che devono aspettare mesi e mesi per ricevere le indennità loro dovute, che in molti casi sono l’unica fonte di reddito”. Il decreto interministeriale, numero 83527, ripartisce complessivamente 400 milioni di euro ed è consultabile sul sito del Ministero del Lavoro.
FONTE: Redattore Sociale (www.redattoresociale.it)