Reggio Calabria, un furbetto del cartellino è stato beccato: in manette un dipendente pubblico colto in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza.
Reggio Calabria, un furbetto del cartellino beccato: il dipendente pubblico, approfittando del fatto che prestava servizio in una sede periferica, si assentava abitualmente e arbitrariamente dal posto di lavoro.
Le attività poste in essere dalle Fiamme Gialle hanno, infatti, consentito di constatare che un impiegato di un istituto scolastico di Villa San Giovanni (RC) si allontanasse indisturbato dalla propria sede di impiego durante l’orario di servizio, recandosi, con cadenza quotidiana, presso una piscina privata a gestione familiare.
Reggio Calabria, furbetto del cartellino in manette
In tali circostanze, infatti, egli, tramite l’improprio utilizzo del badge, faceva in modo che risultasse la propria continua presenza sul luogo di lavoro.
Pertanto, approfittava della sua dislocazione periferica rispetto alla sede centrale dell’amministrazione di appartenenza presso cui era impiegato. E si assentava abitualmente e arbitrariamente dal posto di lavoro.
Gli investigatori l’hanno osservato a lungo, pedinandolo e tenendolo sotto controllo. Scoprendo addirittura che in un’occasione avesse giustificato la sua assenza con delle autocertificazioni e delle certificazioni mediche poi risultate false. Compilate cioè utilizzando illecitamente l’intestazione e le sottoscrizioni di una nota clinica cittadina.
Ora deve rispondere di false attestazioni o certificazioni e di truffa aggravata ai danni dello Stato.
L’operazione repressiva si inserisce nell’ambito di un più ampio piano di controllo disposto dall’Organo di vertice mediante la direttiva strategica per l’anno 2019. Volto alla verifica, tra gli altri, dell’effettiva presenza in servizio dei dipendenti pubblici.
Così come statuito dal rinnovo del Protocollo d’intesa siglato tra la Guardia di Finanza e il Ministro per la Pubblica Amministrazione. Relativo al partenariato con l’Ispettorato per la Funzione Pubblica.