reddito di cittadinanza misura di inclusione attivaDopo l’eliminazione del Reddito di Cittadinanza, arriva la Misura di Inclusione Attiva (MIA), pensata dal Governo Meloni. Ecco di cosa si tratta.


Misura Inclusione Attiva (MIA): il tema del Reddito di Cittadinanza ha occupato la maggior parte dei dibattiti, durante la campagna elettorale.

Lo scontro è rimasto anche dopo l’elezione del nuovo Governo, diventando oggetto di discussioni tra la maggioranza e l’opposizione.

A dicembre 2023 diremo addio al Reddito di Cittadinanza, che sarà sostituito da un’altra misura a sostegno dei cittadini: MIA, ovvero la Misura di Inclusione Attiva.
Vediamo di cosa si tratta.

Cos’è la Misura di Inclusione Attiva

Come dichiarato dalla Ministra del Lavoro Elvira Calderone, la misura potrebbe diventare decreto legge, entro un paio di settimane. Potrebbe entrare in vigore già dal 2023, al termine della proroga di sette mesi, che è stata data all’attuale Reddito di Cittadinanza. Perciò, la misura potrebbe essere richiesta già a partire da agosto/ inizio settembre.

La MIA sarà destinata a due categorie:

  • Famiglie in difficoltà economica, senza persone occupabili, ovvero composte solo da minorenni, over 60 e disabili;
  • Famiglie con soggetti occupabili, ovvero quelle con all’interno almeno un componente tra i 18 e i 60 di età.

Gli occupabili che, ad oggi, ricevono il Reddito di Cittadinanza, potranno richiedere la Misura di Inclusione Attiva. Ma, per loro, l’agevolazione sarà inferiore, sia per quanto riguarda l’importo che per quanto riguarda la durata, rispetto a quella erogata alle famiglie senza soggetti occupabili.

reddito di cittadinanza misura di inclusione attivaMisura di Inclusione Attiva: quali saranno gli importi

Secondo le fonti, le famiglie senza componenti occupabili potrebbero ricevere circa 500 euro al mese. La durata dovrebbe essere la stessa del Reddito di Cittadinanza, ovvero 18 mesi, ma solo per la prima domanda, scendendo a 12 mesi per la seconda.

Per le famiglie con componenti occupabili, invece, l’importo scenderebbe a 375 euro e non potrà durare più di un anno. Dopo la seconda domanda, la scadenza scenderà a sei mesi e un’eventuale terza domanda potrà essere fatta solo dopo una pausa di un anno e mezzo.

È ancora in discussione l’aumento di 280 euro, per chi deve pagare l’affitto, previsto oggi dal Reddito di Cittadinanza. La cifra potrebbe essere alleggerita e modificata, a seconda del numero di componenti all’interno del nucleo familiare.

Misura di Inclusione Attiva: requisiti e come richiederla

Sempre secondo le fonti, ci sarà anche una stretta sul requisito Isee, per poter richiedere la misura. Si passerebbe dagli attuali 9360 euro a 7200 euro.
Potrebbe cambiare anche il requisito temporale della residenza in Italia, passando dagli attuali 10 anni a 5 anni.

Dopo aver presentato la domanda, i nuclei familiari senza componenti occupabili saranno indirizzati ai Comuni, per dei percorsi di inclusione sociale.

I nuclei familiari con membri occupabili, invece, saranno avviati ai centri per l’impiego. Dovranno, inoltre, iscriversi ad una piattaforma nazionale, dove potranno ricevere offerte congrue di lavoro: basterà rifiutarne una, per far decadere il sostegno.

Per offerta congrua, s’intende “in linea con la profilazione della persona occupabile e se la sede di lavoro sarà nell’ambito della provincia di residenza del beneficiario o delle province confinanti”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it