reddito-di-cittadinanza-2019-requisiti-potrebbero-cambiareReddito di Cittadinanza 2019, i requisiti potrebbero cambiare. Avviata al Senato la discussione del decreto legge 4/2019 sul reddito di cittadinanza e sulla quota 100.


Proseguono i lavori per votare sugli emendamenti relativi al Reddito di Cittadinanza.

Reddito di Cittadinanza 2019, requisiti potrebbero cambiare

Sono passate, in particolare, alcune iniziative leghiste per fermare i «furbetti» del reddito di cittadinanza: nello specifico, qualora la separazione (oppure il divorzio) sia avvenuto dopo il 1° settembre 2018, gli ex coniugi che facciano domanda di reddito di cittadinanza debbano certificare di non risiedere più nella stessa casa. E ciò verrà messo nero su bianco mediante un «apposito verbale della polizia municipale». Tra le altre novità inserite dai senatori una stretta alla concessione dell’RdC agli immigrati, che dovranno munirsi di certificati del paese d’origine tradotti in italiano; esclusione dei condannati per diversi reati, che vanno dal terrorismo alle truffe; ed una maxi sanzione per i datori di lavoro che assumono persone in nero beneficiarie del reddito.

Le altre novità

A tale riguardo la Commissione ha previsto l’aumento del 20% della sanzione contro l’impiego in nero di lavoratori stranieri irregolari o di minori anche a chi occupa beneficiari del reddito di cittadinanza (Rdc). Con un’altra modifica si è previsto che l’RdC non potrà essere concesso anche ove nel nucleo familiare ci sia un lavoratore co.co.co. per il quale non siano state inviate le comunicazioni obbligatorie. Infine i datori di lavoro non in regola con le quote obbligatorie dedicate ai disabili non potranno godere dell’incentivo riconosciuto a chi assume un beneficiario del reddito di cittadinanza. La possibilità di ricevere il bonus rimane se il lavoratore assunto rientra tra le liste dei lavoratori disabili. Un’altra modifica apportata dalla Commissione prevede per i beneficiari del Reddito di cittadinanza l’obbligo di accettare una offerta di lavoro solo se il salario sarà di almeno 858 euro al mese. Nel testo si precisa infatti che l’offerta è congrua se la retribuzione è “superiore di almeno il 10 per cento del beneficio massimo fruibile da un solo individuo, inclusivo della componente ad integrazione del reddito dei nuclei residenti in abitazioni in locazione”.