reddito-cittadinanza-nuclei-invalidita-45-66Sono adesso disponibili le indicazioni ministeriali sui nuclei con invalidità 45-66% che percepiscono il Reddito di cittadinanza.


Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha infatti recentemente rilasciato una nota informativa (n. 13254 del 29 settembre 2023) che fornisce importanti indicazioni riguardo al trattamento dei nuclei familiari che ricevono il Reddito di cittadinanza (Rdc) e che includono membri con un grado di invalidità compreso tra il 45% e il 66%.

Queste linee guida riguardano i nuclei sospesi dai Centri per l’Impiego da almeno 7 mesi.

Reddito di cittadinanza e nuclei con invalidità tra il 45 e il 66%

La nota del Ministero sottolinea il diritto dei nuclei familiari con un grado di invalidità compreso tra il 45% e il 66% a ricevere una valutazione da parte dei servizi sociali. Questa valutazione mira a determinare se essi possono continuare a beneficiare del Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, indipendentemente dalle misure di politica attiva in atto.

In pratica, ciò significa che queste famiglie avranno l’opportunità di mantenere il loro sostegno finanziario, anche se non partecipano ad attività di reinserimento lavorativo o di formazione professionale.

Importante notare che all’interno della Piattaforma GePI, gli operatori dei servizi sociali troveranno i nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza con uno stato di sospensione del beneficio e che includono i membri con un grado di invalidità tra il 45% e il 66%. Per assicurare una corretta gestione di tali casi, si prevede che i servizi sociali completino un’analisi preliminare entro il 31 ottobre 2023, con l’obiettivo di ottenere un’esito diverso dalle regole che estromettono dalla possibilità di ricevere l’agevolazione.

Una volta completata questa valutazione, i risultati saranno comunicati all’Inps sempre tramite la Piattaforma GePI, permettendo così una pronta riattivazione dei benefici per le famiglie coinvolte.

Si tratta in conclusione di un’iniziativa che mira a garantire che le famiglie con membri che presentano questi gradi di invalidità possano continuare a ricevere la prestazione sociale almeno fino alla fine del 2023, offrendo loro un importante sostegno economico in questi tempi di transizione.

Il testo completo della nota

Potete consultare qui di seguito il documento ministeriale completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it