Il Tar del Lazio entra a gamba tesa sull’argomento chiede alla Corte Costituzionale di intervenire per modificare la legge che ne statuisce la rateizzazione TFS/TFR Dipendenti Pubblici: sarebbe illegittima.
Il TAR del Lazio ha pertanto rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità costituzionale del pagamento rateale del TFS/TFR ai dipendenti pubblici.
Si tratta di una questione che dura e va avanti dal 2014, e che dopo questa Sentenza potrebbe vedere apportare consistenti modifiche alle regole.
La questione della rateizzazione
Come è noto, l’art. 1, commi 484 e 485 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014), ha:
- esteso la modalità di pagamento rateale dei Tfs e dei Tfr dei dipendenti pubblici nonché degli altri dipendenti iscritti alle gestioni delle indennità di fine lavoro dell’Istituto (ex Enpas ed ex Inadel) anche alle prestazioni di importo lordo complessivo superiore a 50.000 euro
- ed ha innalzato a 12 mesi il termine di pagamento delle prestazioni prima ricordate ed erogate con riferimento a cessazioni dal servizio intervenute per raggiungimento del limite di età o di servizio.
In particolare, il comma 484 del citato articolo 1, ha stabilito che in relazione alle cessazioni dal servizio che intervengono dal 1° gennaio 2014 e con riferimento ai dipendenti che maturano i requisiti per il pensionamento a partire dalla stessa data, i trattamenti di fine servizio e fine rapporto, comunque denominati, vengono corrisposti in:
- unica soluzione se di importo pari o inferiore a 50.000 euro;
- due o tre rate annuali, se di ammontare superiore a 50.000 euro a seconda che l’importo complessivo
- superi i 50.000 euro ma sia inferiore a 100.000. In tal caso le rate sono due: 50.000 la prima e la parte eccedente la seconda
- oppure sia pari o superiore a 100.000 euro. E in tal caso le rate sono tre: 50.000 la prima; 50.000 la seconda e la parte eccedente i 100.000 la terza.
Adesso però la Sentenza del TAR sembrerebbe confliggere con quanto disposto.
Rateizzazione del TFS/TFR Dipendenti Pubblici: è illegittima?
In sintesi, secondo l’ordinanza n. 6223 del 17 maggio 2022, il TAR del Lazio ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità costituzionale del pagamento rateale del TFS ai dipendenti pubblici.
Secondo i giudici amministrativi le indennità di fine rapporto:
“costituiscono parte del compenso dovuto per il lavoro prestato, la cui corresponsione viene differita – appunto in funzione previdenziale – onde agevolare il superamento delle difficoltà economiche che possono insorgere nel momento in cui viene meno la retribuzione”
Per sopperire in parte alla forma rateizzata è stato prevista la possibilità di chiedere un’anticipazione sul trattamento ma nella misura massima di € 45.000 (che non risolve assolutamente il divario fra le due modalità di liquidazione)
Questa diversa forma di liquidazione dei due trattamenti crea incomprensibile disparità di trattamento nei lavoratori pubblici con quelli previsti per i lavoratori del settore privato. Che peraltro possono anche richiedere, a differenza dei colleghi pubblici, l’anticipazione del TFR fino al 70% maturato per spese sanitarie, acquisto prima casa e spese in congedo, mentre tale possibilità risulta negata ai lavoratori pubblici.
La retribuzione, pertanto, da una parte, non deve mai perdere il suo collegamento con la prestazione lavorativa svolta e, dall’altro, deve essere adeguata e sufficiente ai sensi dell’art. 36 Cost., avendo a riguardo non solo alla entità della retribuzione, ma anche alla tempestività della sua corresponsione.
È infatti evidente, secondo il TAR, che una retribuzione corrisposta con ampio ritardo ha per il lavoratore una utilità inferiore a quella corrisposta tempestivamente.
Il testo completo dell’Ordinanza
Potete leggere qui il documento completo.
Ulteriori approfondimenti
Qui di seguito vi proponiamo altri interessanti approfondimenti sulla materia del TFS:
- La guida completa all’Anticipo del TFS per i Dipendenti Pubblici
- Quota 100 e TFS: tutto quello che serve sapere
- Prestito Anticipo TFS: cos’è e come ottenerlo
- TFS con cumulo gratuito: ecco cosa serve sapere
- Prospetto TFS: cos’è e dove si trova?
- TFS e rapporti di lavoro senza soluzione di continuità: alcune utili indicazioni
- Anticipo TFS: come ottenere il Certificato di Quantificazione del TFS Inps
- Enti Locali: calcolo dei periodi pre ruolo ai fini del TFS
- Anticipo TFS a tasso agevolato: c’è solo una possibilità
- Anticipo TFS/TFR: le istruzioni per le Pubbliche Amministrazioni
- Anticipo TFS: la proroga dell’accordo quadro è in Gazzetta Ufficiale.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Vedo assolutamente iniqua la differenza di trattamento fra pubblico e privato. Il TFR deve essere essere corrisposto in toto al momento del pensionamento x Tutti. Fra l altro se un lavoratore pubblico senza eredi validi, finisce prima di aver incassato il suo Tfr, perde non solo tutto quanto ha versato di contributi ma anche il Tfr stesso. Mi sembra troppo ingiusto.