Quota 100, TFS: ai Dipendenti Pubblici quanti soldi arriveranno? «Uno stimolo all’economia pari a più di 0,2 punti di Pil nel 2019».
L’anticipo fino a 30mila euro delle liquidazioni degli statali porterà “uno stimolo all’economia pari a più di 0,2 punti di Pil nel 2019” considerando che “abbiamo messo a punto un meccanismo che possa immettere liquidità per quasi 5 miliardi già nel 2019” per arrivare “a quasi 12 miliardi di euro nel triennio 2019-2021”. Lo afferma il sottosegretario all’economia, Massimo Garavaglia.
È il sottosegretario leghista spiega l’impatto dell’operazione sull’anticipo, con prestito bancario, fino a 30mila euro delle liquidazioni (Tfs) degli statali «per tutti i pensionamenti» nel pubblico impiego, che rappresenta uno dei pilastri del decreto varato dal Governo.
Un capitolo quello delle pensioni che vale ora 4,6 miliardi per il 2019: ai 3,9 miliardi destinati a «quota 100» si sono aggunti altri 800 milioni per altre misure: proroga di Ape socia e Opzione donna e interventi per i “precoci”. Sul Tfs «abbiamo messo a punto un meccanismo che possa immettere liquidità per quasi 5 miliardi già nel 2019».
Lo Stato Prevede due ipotesi per accreditare il trattamento di fine servizio. La prima ipotesi è quello che prevede la garanzia totale e la copertura dello Stato anche sugli interessi da corrispondere agli istituti di credito fino a una soglia di €60000. Il restante viene addebitato ai lavoratori pubblici è l’importo si aggira vicino alla cifra del 1,5%.
L’altra ipotesi, invece, prevede una copertura dello Stato di una quota fissa degli interessi per l’anticipo del tfs.
Già il Ministro Bongiorno aveva annunciato il trattamento di fine servizio “immediato per tutti i dipendenti pubblici (“quotisti” e non). Stop al differimento”.
Bongiorno aggiunge che l’accesso alla pensione con la cosiddetta Quota 100 (almeno 62 anni di età e 38 di contributi) per i dipendenti pubblici partirà il 1 agosto del 2019. Il ministro spiega che la decisione è per “garantire continuità servizi a cittadini e imprese, e programmare il ricambio generazionale”. Sulle bozze circolate di recente la data era il 1 luglio.
I dipendenti pubblici “dal 2011, una volta andati in pensione, dovevano aspettare, uno, due, alcune volte anche tre anni prima di avere la liquidazione” ma con Quota 100 “noi diamo subito al dipendente che va in pensione, ‘quotista’ o meno, 30mila euro nette del suo Tfr-Tfs”.
#versoilCdm Con il provvedimento #quota100 Tfr/Tfs immediato per tutti i dipendenti pubblici (“quotisti” e non). Stop al differimento!
— Giulia Bongiorno (@gbongiorno66) 17 gennaio 2019
Un vero furto caro ministro, l’anticipo poi è ancora peggio perchè di devono pagare interessi su soldi sudati dal contribuente. In definitiva non siete diversi da REnzi e le sue truffe.