cartello parcheggio_559x419 (1)La Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha) ha presentato una denuncia-querela contro l’automobilista che aveva affisso il cartello contro una persona disabile, dopo essere stato multato perché aveva parcheggiato in uno degli spazi riservati ai disabil. “Violenza gratuita”.


Dopo lo sdegno online e sui social, ora si passa alle vie legali. La Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha) ha sporto denuncia-querela contro l’autore del cartello, affisso nel parcheggio del centro commerciale di Carugate, con “gravi offese e ingiurie” rivolte a una persona con disabilità. Un cartello scritto probabilmente da un automobilista multato perché aveva parcheggiato nello spazio riservato ai disabili. “A te handiccappato che ieri hai chiamato i vigili per non fare due metri in più vorrei dirti questo – si leggeva sul cartello poi rimosso- : a me 60 euro non cambiano nulla ma tu rimani sempre un povero handiccappato … sono contento che ti sia capitata questa disgrazia!”. La foto del cartello, scattata da un cliente del centro commerciale, è diventata ben presto virale, tanto da indurre la Procura di Milano ad aprire un’inchiesta. Alla quale ora si aggiunge la denuncia della Ledha. ““Queste parole rappresentano una gravissima offesa per tutte le persone con disabilità. Siamo di fronte a una violenza verbale gratuita e assolutamente immotivata -commenta Marco Faini, vicepresidente di Ledha-. Uno degli obiettivi statutari dell’associazione è proprio quello del rispetto dei diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari. Per questo motivo abbiamo deciso di ricorrere alle vie legali”.

 

Ledha è un’associazione che da oltre trent’anni è impegnata per la tutela, il rispetto e la promozione dei diritti delle persone con disabilità. Oltre alle attività di formazione, sensibilizzazione e informazione dedicate ai temi della disabilità, l’associazione offre da diversi anni un servizio di tutela legale gratuito a favore delle persone con disabilità e dei loro familiari. Un servizio che dal 2015 si è strutturato come Centro Antidiscriminazione intitolato a Franco Bomprezzi che nei primi 18 mesi di attività ha gestito ben 288 pratiche per casi di discriminazione fondata sulla disabilità.

 

“Auspichiamo che l’autore di questo gesto venga individuato e sanzionato in base ai termini previsti dalla legge”, aggiunge Marco Faini. Inoltre, i rappresentanti di Ledha sono disponibili a incontrare la persona che ha affisso il cartello nel parcheggio di Carugate. “A prescindere dall’esito dell’iter giudiziario di questa vicenda, vorremmo che l’autore di questo gesto trovasse il coraggio di chiedere scusa – conclude Faini -. E vorremmo soprattutto che venisse a trovarci, per conoscere veramente il mondo delle persone con disabilità”.