Per il dipendente pubblico assenteista è legittimo l’obbligo di presentarsi tutti i giorni presso la polizia giudiziaria dopo essere stato colto in flagranza di reato?
La decisione nasce nell’ambito del procedimento penale azionato nei confronti di alcuni dipendenti i quali ponevano in essere una condotta colposa atta a timbrare, reiteratamente, con i tesserini magnetici – badge – di altri colleghi di lavoro, entrate e uscite lavorative, allo scopo di coprire le assenze ingiustificate.
Ritiene la Corte che in presenza di reati seriali, correttamente enucleati quanto alle modalità esecutive, non trovino spazio le censure difensive in ordine alla pretesa assenza di elementi individualizzanti, giacche’ l’attribuzione della condotta concorsuale trova piena giustificazione nella coeva timbratura del proprio e dell’altrui badge accertata e documentata dalle riprese del sistema di video sorveglianza.
Ed e’, appunto, siffatta pianificata modalita’, ovvero la disponibilita’ del cartellino marcatempo della collega assente dal lavoro che veniva timbrato in occasione della obliterazione da parte dell’indagato del proprio badge. La coincidenza temporale della propria obliterazione e di quella della collega assente che costituisce elemento fortemente indiziante della condotta contestata, in assenza di elementi perturbatori della sequenza causale ricostruita.
Accertata la prassi che vedeva gruppi abituali di dipendenti, i quali prestavano la propria attivita’ nello stesso reparto o ufficio, impegnati nelle timbrature di favore, dal momento che si verte in ipotesi di comportamenti reiterativi, differenziati e differenziabili esclusivamente con riguardo all’attribuzione della materiale attivita’ di marcatura dell’altrui cartellino, avvenuta sulla scorta delle evidenze documentali acquisite.
Per la seconda sezione penale della Suprema Corte di cassazione, l’assenteista, ha l’obbligo di presentarsi tutti i giorni presso la polizia giudiziaria.
In allegato il testo completo della Sentenza.